Il caso Muntari ha fatto parlare l'intero mondo del calcio.
serie a
Pescara, Sebastiani sul caso Muntari: “Sono al suo fianco”. Lo difende anche Thuram: “Hanno fatto finta di non vedere”
Le parole del presidente del club abruzzese e dell'ex difensore del Parma sull'episodio di razzismo legato a Sulley Muntari.
Il centrocampista del Pescara, durante la sfida contro il Cagliari, è stato bersagliato dai fischi e dai 'bu' da parte di alcuni tifosi sardi e dopo averlo manifestato all'arbitro è stato prima ammonito e addirittura successivamente espulso. Sull'episodio paradossale di Cagliari sono intervenuti il presidente del club abruzzese e l'ex difensore di Parma e Juventus, Lilian Thuram.
"Sono fermamente al fianco di Muntari, l'intera città di Cagliari non ha nulla a che fare con 8/9 individui, ma queste cose non possono essere valutate come base di percentuali come scritto sul referto. Servirebbe buonsenso - ha concluso il patron del Pescara, Daniele Sebastiani -, lo stadio è diventato una zona franca dove ognuno può insultare chi vuole".
Ecco le parole dell'ex difensore francese ai microfoni di Radio Capital.
"Il caso Muntari non è molto facile da capire. Ci sono dei tifosi che lo fischiavano perché nero, lui si arrabbia ed esce dal campo con l'arbitro che interviene espellendolo addirittura. Vuol dire che Muntari non è aiutato dal potere nel calcio. I giocatori delle due squadre fanno vinta di non capire cosa stia succedendo, c'è uno che si fa aggredire e tutti girano la testa. Alla fine diventa colpa di Muntari, lui esce e la partita continua. Ma devono essere i bianchi a cambiare le cose e non Muntari. Il problema del razzismo non è Muntari: sono gli alti che non fanno niente. Per non vedere, si dice che è colpa sua. E' la storia del razzismo: non è la novità. Basta far finta di non vedere".
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