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Parma-Crotone, D’Aversa mastica amaro: “Ci manca cattiveria. Salvezza? C’è ancora una speranza”

Parma-Crotone, D’Aversa mastica amaro: “Ci manca cattiveria. Salvezza? C’è ancora una speranza”

Le dichiarazioni del tecnico dei ducali

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Il match della disperazione tra Parma e Crotone è stato vinto dai calabresi.

Una partita divertente tra due squadre che, nonostante la posizione di classifica, si sono sfidate a viso aperto, provando in tutti i modi a portare a casa il risultato pieno. Gli ospiti si sono imposti per 4-3 nell'auspicio di dare un senso a questo finale di stagione. Al termine del match l'allenatore del Parma,Roberto D'Aversa ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in cui ha evidenziato tutto il suo rammarico.

Il tecnico dei ducali non è riuscito a dare una sterzata alla stagione degli emiliani, con la squadra che commette troppi errori: "I punti contano sempre perché la matematica non ci ha ancora condannati. La partita di oggi dimostra, nel periodo da quando sono qui, che continuiamo a commettere errori, anche dopo che l’avevamo ripresa. Questo dimostra che in questa categoria se commetti errori perdi. Noi dobbiamo affrontare il seguito della A con la giusta attitudine perché indossiamo una maglia gloriosa, ma commettiamo troppi errori. Quando subisci gol da palla inattiva, se non sfrutti le occasioni o ti devi prendere un rigore come han fatto loro: manca malizia, manca leadership e in Serie A lo paghi. Inutile star qui a prendere in giro la gente”.

D'Aversa sa bene che Parma è una piazza importante, e cerca il massimo impegno da parte di ognuno dei suoi giocatori: "A livello di qualità non siamo da questa zona di classifica in cui siamo. Abbiamo lacune, commettiamo errori, il futuro sarà roseo con questo presidente. Noi ragioniamo sul presente, siamo un club glorioso e dobbiamo onorare la maglia. In questo momento ragioniamo su quest’anno, io non mi creo la problematica della categoria. A Parma dalla D si è riportata la squadra in A, i tifosi sono ripartiti dalla D e sanno cosa vuol dire soffrire e noi dobbiamo trasmettere questo aspetto. Bisogna ragionare su chi vuol rimanere e chi no. Io mi siederò con la società e ne parleremo. In questo momento pensiamo al presente e a finire con dignità”.