VENEZIA-PALERMO

Venezia-Palermo 3-2: Brunori illude, poi crollo nella ripresa. Rosa ko al Penzo

PRIMO TEMPO - Gara spartiacque per il Palermo di Corini a caccia di un successo che dia corpo alle sue ambizioni playoff in questo rush finale della regular season. Avversario ostico e rognoso il Venezia di Paolo Vanoli che cerca preziosi punti salvezza per uscire dalla zona calda della graduatoria. Corini lancia Valente dal primo minuto sul binario destro, poi conferma per dieci undicesimi la formazione titolare proposta nel precedente match contro il Cosenza. 3-5-2 elastico con Pigliacelli tra i pali, Mateju, Nedelcearu e Marconi a comporre il pacchetto difensivo, Aurelio e Valente esterni alti con licenza di spingere sulle corsie. Verre e Saric intermedi in zona nevralgica, Claudio Gomes schermo davanti la difesa. Modulo speculare per i lagunari, squadra organizzata tatticamente e dotata di un impianto di gioco collaudato ed efficace in entrambe le fasi di gioco. Candela, Zampano, Ceppitelli, Pohjampalo, il faro Tessmann, diversi gli elementi temibili tra i veneti.

Partita che parte in maniera dardeggiante: Palermo tonico e voglioso che passa dopo pochi minuti: Verre verticalizza splendidamente per la ripartenza di Brunori a campo aperto, offside eluso e interno destro vincente sull'uscita di Joronen. Il check al Var certifica la legittimità della rete, Brunori scatta prima della linea di metà campo sull'imbucata dell'ex Sampdoria. Il Palermo domina in zona nevralgica e sfiora il raddoppio poco dopo: Verre innesca Brunori a campo aperto, sterzata e tocco di Saric per l'accorrente Soleri che colpisce in pieno Joronen in uscita bassa. Palermo che appare in controllo, Venezia che trova il pari con modalità a dir poco rocambolesche: Pigliacelli colpisce in pieno Gomes su un rinvio e Johsen scavalca il portiere con un lob dai venticinque metri. Sfida dai ritmi intensi e con continui ribaltamenti di fronte: Marconi svetta su cross di Verre e Joronen si oppone in corner. Gara vibrante e godibilissima al Penzo. Compagini propositive e che si affrontano senza particolari attendismi o speculazioni tattiche.  Dopo dieci minuti di sostanziale equilibrio, Pohjampalo ispira Johsen che incrocia e batte Pigliacelli: posizione chiara di ossside e rete invalidata. Poco dopo Pigliacelli salva con i piedi su Pohjampalo, ma l'ennesimo fuorigioco di Johsen rende tutto inutile. La prima frazione si chiude in parità.

 

SECONDO TEMPO - Due cambi all'alba della ripresa in casa lagunare: dentro Andersen e Tcherichev out Milanese ed Ellertsson. Palermo che ci prova con una sgroppata di Valente sul binario destro in ripartenza, Saric alza la mira di testa sul cross del numero trenta di Corini. Palermo che perde ingenuamente un possesso sulla propria trequarti, originando un corner in favore dei lagunari. Sulla seguente palla inattiva, Nedelcearu stacca e sbraccia su Pohjampalo, l'arbitro decreta un calcio di rigore piuttosto discutibile. Pohjampalo trasforma con freddezza, spiazzando Pigliacelli. Palermo tramortito che si sbilancia scriteriatamente, perdendo equilibri e distanze, prestando il fianco alle ripartenze venete. Zampano vola a campo aperto e premia l'inserimento a rimorchio di Tessmann, il sinistro del centrocampista di Vanoli è vincente ed i rosa vanno sotto di due reti in due minuti. Palermo sotto shock e Corini che vara un triplo cambio: dentro Masciangelo, Broh e Tutino per Gomes, Verre e Valente. Palermo in barca e Venezia che tracima sulla compagine di Corini che si sfalda rovinosamente sul piano tattico e mentale: Pohjampalo imbuca per Johmsem che scarica su Candela, gran destro dal limite e poker lagunare. Una millimetrica posizione di fuorigioco di Johnsen, certificata da un lungo check al Var, evita momentaneamente l'imbarcata a Brunori e compagni. Corini lancia anche sala e Vido per Aurelio e Soleri. Tutino perde un pallone sanguinoso sulla trequarti difensiva, Pigliacelli si oppone al gran destro dai venti metri di Johnsen. Torpore rosa interrotto solo da un lampo di Brunori : taglio perfetto su lancio di Sala controllo in anticipo su Joronen e lob dolcissimo con il destro a giro che si stampa  sulla traversa. Uno slalom di Sala  sull'out mancino sortisce un calcio di rigore per la squadra di Corini. Tutino accorcia le distanze e regala una flebile speranza negli ultimi cinque minuti più recupero. Forcing disperato del Palermo nei sei minuti di recupero: Nedelcearu stacca su cross di Tutino ma non trova la porta. Il Venezia gestisce con malizia ed esperienza gli ultimi scampoli di match, lagunari che volano verso la salvezza, Palermo che vede sgretolarsi il suo sogno playoff.

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