Lo scorso 23 luglio il Tribunale Federale Nazionale aveva rigettato la richiesta di deferimento nei confronti di Maurizio Zamparini.
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U.S. Città di Palermo, no del TFN al deferimento di Zamparini: la Procura Federale fa ricorso
La Procura Federale ha presentato ricorso presso la Corte Federale d’Appello
Nei giorni scorsi, sono state depositate e rese note le motivazioni alla base della decisione di rigettare la richiesta di deferimento nei confronti dell'ex patron rosanero e di tutti gli altri soggetti coinvolti a vario titolo nel filone scandagliato dagli organi di giustizia sportiva relativamente al fallimento dell'U.S. Città di Palermo (LEGGI QUI I DETTAGLI). Nel dettaglio, secondo quanto illustrato dai giudici del TFN: "... la pur rilevante esposizione debitoria non è stata la causa decisiva che ha condotto la società alla dichiarazione di fallimento".
Tuttavia, secondo quanto riportato dall'edizione odierna del 'Giornale di Sicilia', la Procura Federale si chiede come Zamparini non possa essere responsabile del fallimento del Palermo, se nel 2016 l’esposizione debitoria era "di circa 40 milioni". Ragion per cui, di recente, è stato presentato ricorso presso la Corte Federale d’Appello. A tal proposito, il procuratore federale Chinè ha citato la sentenza dichiarativa di fallimento della società e la relazione dei curatori, "i quali danno contezza dell’esposizione debitoria che è stata determinata, sin dal 2014, da operazioni che avevano come unico fine quello di coprire il progressivo dissesto economico finanziario della società".
Dunque, la posizione della Procura non cambia: chiede un anno da aggiungersi ai precedenti quattro di inibizione o in subordine tre anni.
Laura Giordani, Giovanni Giammarva, Andrea Bettini, Daniela De Angeli, Silvana Rita Zamparini, Emanuele Facile, Ian Clive Richardson, Micheal John Treacy, Alessandro Albanese, Walter Tuttolomondo, Attilio Coco, Vincenzo Macaione e Roberto Bergamo sono gli altri soggetti coinvolti.
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