serie b

Toni: “Palermo la svolta della mia carriera. Hellas Verona? Ecco che match mi aspetto”

Toni: “Palermo la svolta della mia carriera. Hellas Verona? Ecco che match mi aspetto”

Le parole del doppio ex di turno in vista della sfida in programma venerdì sera allo Stadio "Bentegodi": Hellas Verona-Palermo

Mediagol7

"La svolta della mia carriera fu proprio a Palermo".

Parola di Luca Toni. L'ex attaccante del Palermo è stato intervistato ai microfoni de 'L'Arena' in vista della sfida tra l'Hellas Verona e la squadra di Roberto Stellone, in programma venerdì sera allo Stadio "Marcantonio Bentegodi". Il classe '77, che ha vestito la maglia rosanero dal 2003 al 2005 e la casacca gialloblù dal 2013 al 2016, ha detto la sua sul momento delle due compagini, tornando a parlare della sua esperienza in Sicilia.

"Arrivavo dal Brescia dove mi ero infortunato ed avevo anche un po' rotto con l'ambiente. Avevo avuto delle proposte di Serie A ma non mi convincevano ed ho accettato d'istinto il Palermo. Ho sognato molto grazie a Eugenio Corini che è stato il mio punto di riferimento, ma c'era una grande squadra. Abbiamo vinto il torneo di B e poi è stata la mia fortuna. Scelta azzeccata. Pepe, Grosso, Vannucchi, Brienza e tanti altri. In panchina dopo Baldini arrivò Guidolin", sono state le sue parole.

"A Verona mi sentivo bene, un bel feeling con società, mister e tifosi. Quella di venerdì sarà una bella sfida. Con Stellone i siciliani volano e sono in forma, invece i gialloblù vengono da un periodo molto brutto. I problemi con la piazza e i risultati che non arrivano. Sarà una gara molto tesa. Lo sciopero del tifo a Verona? Ci perdono tutti. Il club, i giocatori ed i tifosi. Ho giocato una volta solo senza pubblico e mi è bastato. Davvero brutto. Si è arrivato ad un punto di rottura. Difficile tornare indietro ma qualcuno dovrebbe fare il primo passo e comunque ci vorrà del tempo. Verona è una piazza passionale. Ci potrebbe essere ancora lo spazio per raddrizzare tutto e riportare il Verona in Serie A. E' chiaro che la strada che si sta prendendo non porterà a nulla. Per me Grosso è una conseguenza di quello che sta succedendo a Verona. Mi dispiace perché mi sento ancora gialloblù. Stanno accadendo cose non belle. Se ho sentito Setti? Abbiamo amici in comune. Lui è da un po' che non lo sento. Gli auguro con sincerità di tornare in Serie A", ha concluso Toni.