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DOPPIO EX

Toni: “Brescia-Palermo importante, rosa in crescita. Zamparini e quella scelta…”

Palermo
Le dichiarazioni rilasciate da Luca Toni, doppio ex della sfida Brescia-Palermo

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"Mi aspetto una gara molto importante per entrambe, perché sarà l’ultima prima della sosta". Lo ha detto Luca Toni, intervistato ai microfoni di "Brescia Oggi" in vista della sfida Brescia-Palermo, in programma lunedì 26 dicembre, alle ore 12:30, allo Stadio "Mario Rigamonti". Il doppio ex di turno, che ha vestito la maglia delle Rondinelle dal 2001 al 2003 prima di approdare nel capoluogo siciliano fino al 2005, ha detto la sua in merito alle recenti prestazioni offerte dalla due compagini. Ma non solo...

"Il Palermo si presenta in crescita e reduce da buoni risultati, il Brescia ha avuto un rendimento in calo ma deve assolutamente vincere. Un po’ perché gioca in casa e un po’ per riavvicinarsi ai piani alti della classifica. Aglietti? Un cambio può dare qualcosa in più a livello mentale, però vedo che nel calcio di oggi, parlo in generale, ci sono troppi esoneri: si cambiano più allenatori che altro. Sarebbe bello vedere maggior fiducia nei progetti che vengono portati avanti, senza cedere di fronte alle prime difficoltà", le sue parole.

SU CORIONI E ZAMPARINI - "Due intenditori di calcio, ma due presidenti al tempo stesso diversi. Corioni era molto presente, passionale e si fermava spesso a chiacchierare con noi giocatori. Zamparini lo vedevi meno al campo, si faceva vedere quando le cose non andavano per il verso giusto. Fortunatamente la parentesi a Palermo è stata ampiamente positiva".

DA BRESCIA A PALERMO -"A Brescia ho avuto la possibilità di crescere tanto, al fianco di grandissimi campioni. Penso a Baggio e Guardiola, ad esempio. E poi c’era Mazzone, un allenatore che mi ha insegnato tanto. Sono arrivato per sostituire un mostro sacro come Hübner: non è stato facile per me prendere il posto di chi aveva scritto la storia di questo club. Non mi sono sentito subito accettato. Nella seconda stagione è arrivato l’infortunio al ginocchio che mi ha tenuto fermo parecchio. Peccato. A fine campionato, d’accordo con la società, si è scelto di separare le strade. Palermo è stata la scelta giusta, anche se in Serie B. Ho avuto proposte per restare in A, ma ero convinto del progetto. E da lì mi sono rilanciato, arrivando a giocare per Fiorentina e Bayern Monaco", ha raccontato.

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