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Tacopina-Mediagol: “Amo Palermo, merita il top. Club rosa mi interessa da sempre, quanti tifosi negli States! L’investitore, l’incontro con Di Piazza ed il futuro…

Mediagol77

"Una cavalcata trionfale dalla D alla B, una semifinale play-off promozione persa con il Palermo, il nodo stadio e l’ultima stagione deludente. Perché Joe Tacopina ha lasciato il timone del Venezia? Per quanto mi riguarda, il club lagunare rappresenta qualcosa di significativo al di là dell'aspetto calcistico. Personalmente vi assicuro che ho dato e sto dando, anche attualmente, molto al Venezia. In verità sono emotivamente e fattivamente ancora coinvolto in questo progetto. Sono arrivato al Venezia dopo una duplice esperienza professionale che mi ha visto operare per club della levatura di Roma e Bologna. Ho ricoperto la carica di vice-presidente dell’AS Roma, componendo il gruppo di investitori e dirigenti che poi gestito la società giallorossa per anni; poi ho vissuto un trascorso importante al Bologna, riportando il club in A e contribuendo allo sviluppo dell'immagine dei felsinei. Successivamente ho venduto le mie azioni  della società emiliana a Joey Saputo decidendo di sposare il progetto Venezia. Sono molto orgoglioso del mio percorso manageriale nel calcio italiano per via dei successi ottenuti con diversi club, un cammino che nelle mie intenzioni ovviamente è solo all’inizio. Ritengo corretto sottolineare che sono ancora coinvolto nell'attuale progetto del Venezia, seppur in maniera diversa. Se mi guardo indietro, non ho rimpianti ed ho la piena consapevolezza di avere sempre dato il massimo per raggiungere importanti risultati in ogni esperienza di business in cui ero, e sono tuttora coinvolto, nell'universo del panorama calcistico italiano.Io amo questo Paese: i miei genitori sono nati qui, le mie radici sono italiane e in particolar modo siciliane, mia madre è di Montelepre: sono stato da quelle parti in diverse occasioni, conoscendo con mio grande piacere la gente del luogo che mi ha sempre dimostrato grande affetto. Perché le mia strada e quella del Palermo finora si sono incrociate ma mai congiunte? È una bella domanda. È vero, nel corso degli anni ho avuto in diverse occasioni contatti ed interlocuzioni con Palermo e il Palermo Calcio. Incontrai Zamparini anni fa, andai anche da lui in Friuli. Ricordo che a casa sua aveva un cane enorme, mi stava quasi uccidendo! (ride, ndr). In merito a Maurizio Zamparini posso dirvi tranquillamente che ho sempre pensato fosse una persona un po’ ‘particolare’, unico nel suo genere. Sfortunatamente non ci trovavamo d’accordo su certe prospettive finanziarie legate a Palermo e al Palermo. Era abbastanza difficile interfacciarsi con lui in merito a un’eventuale cessione della società. Io peraltro sono abituato al metodo americano di fare business, in cui la serietà è alla base di ogni decisione, e questa andava a cozzare con alcune sue modalità, diciamo così, un po’ casuali  e approssimative di fare business".

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