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Solo dieci reti nelle prime nove, il Palermo cade a Catanzaro mostrando la solita difficoltà in zona gol
Di Giuseppe Donato
Il Palermo cade a Catanzaro offrendo una prestazione mediocre mostrando la ormai ricorrente difficoltà nella zona offensiva, come lo attesta il numero ridotto di dieci reti siglate nelle prime nove gare di campionato. Il tandem offensivo sceso in campo nella sfida del Ceravolo è apparso spento, approssimativo, poco lucido e rinchiuso nella gabbia della retroguardia calabrese. Joel Pohjanpalo - il più positivo fino ad ora del settore offensivo rosanero con quattro gol segnati - non ha offerto una delle sue migliori perfomance, per via di una trappola difensiva di straordinaria efficacia della squadra di Aquilani. Stesso vale per Jeremy Le Douaron, il quale, contrariamente alle precedenti sfide, è apparso poco reattivo e scialbo in campo. Anche Antonio Palumbo, schierato accanto al francese, nel 3-4-2-1, ha faticato nel creare giocate decisive per i compagni. Tantissimi palloni toccati, ma sono state poche le volte in cui l'ex Modena è riuscito nell'ultimo passaggio. Il classe 1996 ha poi ammesso alla stampa: "So che devo fare di più".
Ritarda ancora la prima rete stagionale di Matteo Brunori, il quale, entrato al 74', agendo nel ruolo di trequartista, non ha infastidito particolarmente la difesa giallorossa: solo un cross intercettato, e zero tiri verso la porta di Mirko Pigliacelli. Apporto più positivo quello di Giacomo Corona, che, sostituendo Jeremy Le Douaron, è sceso in campo con voglia e carattere, calciando due volte, e conquistando calci piazzati. Troppo poco per quantomeno portarsi in Sicilia un punto, per un Palermo che ha pagato un primo tempo, descritto dallo stesso Filippo Inzaghi: "Interpretato malissimo".
Inoltre, sono solo due le reti siglate dai centrocampisti, una di Jacopo Segre, che, anche nella sfida del Ceravolo, è apparso il più volenteroso in zona gol, e una di Claudio Gomes, il quale compito non è certamente battere i portieri avversari. Poco apporto dato in fase offensiva da Filippo Ranocchia, che, è sembrato sempre poco incisivo in avanti, nonostante negli ultimi anni l'ex Juventus fosse solito ad offrire un importante contributo con assist e reti.
Dunque, se la nota più positiva di questo inizio di stagione, che ha portato il Palermo al quarto posto con sedici punti conquistati nelle prime nove gare, è certamente la fase difensiva, costantemente attenta come lo dimostrano solo i cinque gol subiti. Lo stesso non si può dire per la zona offensiva, sempre spenta, con poca lucidità, concretezza e reattività.
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