Stacco imperioso e perfetto timing sulla sfera per battere Contini e scacciare le scorie psicologiche di mesi non semplici. Edoardo Soleri, protagonista assoluto della promozione in Serie B del Palermo targato Baldini, con dodici reti messe a segno da subentrato, non è partito in cima alle gerarchie tecniche di Corini nella prima parte della nuova stagione. Tanta panchina, scampoli di partita, comprensibile fatica a trovare ritmo e condizione ideale per incidere. Umiltà, abnegazione, perseveranza, il terminale offensivo scuola Roma ha continuato a spingere al massimo e non si è smontato. La corte serrata di un paio di club nella finestra invernale di mercato si scontra con la sua voglia di continuare ad imporsi con la maglia rosanero anche in categoria superiore. Il gol vittoria contro la Reggina è il giusto premio alla professionalità ed al carattere di un ragazzo profondamente legato ai colori rosanero, come conferma lo stesso calciatore nel corso di un'intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport".
BOMBER PART TIME
Soleri: “Via da Palermo a gennaio? Ecco la verità. Baldini, Corini e sogno Serie A…”
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"Se volevo andar via durante periodo di difficoltà? È vero, non ho giocato molto. Però sono una persona che non si arrende mai. Se fossi andato via da Palermo, avrei dovuto farlo senza rimpianti. Quando con la società ci siamo ritrovati sul fatto che dovessi restare, non ci ho pensato due volte. Ci tenevo a dimostrare il mio valore in Serie B e secondo me c’erano tutte le premesse per fare un grande girone di ritorno con la maglia rosanero. Contro la Reggina un Barbera versione playoff? Ce lo meritiamo perché abbiamo faticato tanto in questo campionato, ed è un premio per il nostro lavoro. Quando il Barbera è pieno e senti un boato per un gol è un’emozione. Filippi, Baldini e Corini? Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, sono tutti allenatori molto bravi, ognuno con le proprie idee. Corini ha delle idee offensive molto importanti, a fine allenamento ci tiene molto a lavorare sui movimenti. In settimana ci siamo trattenuti oltre la seduta per migliorare alcune cose. Ammetto che il gol nasce da un suo suggerimento su alcune situazioni che si sono verificate. Il nostro sesto posto attuale in classifica? È un campionato talmente difficile in cui può accadere di tutto, lo dimostra che un mese fa eravamo in ben altra posizione. Abbiamo un obiettivo che è quello di inizio stagione, quando siamo partiti con mille difficoltà. Penso che prima dobbiamo arrivare al nostro traguardo. Dopo capiremo il da farsi, è normale che una piazza come Palermo ambisca a qualcosa di più. Ma solo a tranquillità acquisita non ci porremo limiti e proveremo a divertirci». indescrivibile. Come si sta in zona playoff? Molto bene, ma non ci dobbiamo assolutamente rilassare perché il campionato è tosto. Abbiamo tre partite difficilissime, ci dobbiamo concentrare sul Genoa che, per me è, una delle squadre più forti di questo campionato. Palermo ammazza grandi? Vuol dire che prepariamo bene le partite e che con le grandi sentiamo la responsabilità di partire subito forte. Con un pubblico del genere, è molto più facile".
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