Stacco imperioso e perfetto timing sulla sfera per battere Contini e scacciare le scorie psicologiche di mesi non semplici. Edoardo Soleri, protagonista assoluto della promozione in Serie B del Palermo targato Baldini, con dodici reti messe a segno da subentrato, non è partito in cima alle gerarchie tecniche di Corini nella prima parte della nuova stagione. Tanta panchina, scampoli di partita, comprensibile fatica a trovare ritmo e condizione ideale per incidere. Umiltà, abnegazione, perseveranza, il terminale offensivo scuola Roma ha continuato a spingere al massimo e non si è smontato. La corte serrata di un paio di club nella finestra invernale di mercato si scontra con la sua voglia di continuare ad imporsi con la maglia rosanero anche in categoria superiore. Il gol vittoria contro la Reggina è il giusto premio alla professionalità ed al carattere di un ragazzo profondamente legato ai colori rosanero, come conferma lo stesso calciatore nel corso di un'intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport".
BOMBER PART TIME
Soleri: “Felice per gol da 3 punti, amo Palermo. Con Brunori è dura, quando entro…”
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"Questo gol sinceramente lo aspettavo da molto, però sono più felice che sia servito per ottenere una grande vittoria di fronte al nostro pubblico. Il merito di questo momento è certamente di un gruppo molto unito. Corini ha dato l’opportunità a tutti di giocare, quindi chi gioca meno deve sfruttare ogni occasione per aiutare la squadra. Perché una città come Palermo merita tanto. Mio tredicesimo gol con la maglia rosanero? Sono contento di essere rimasto qui e di aver avuto questa opportunità che cerco dall’anno scorso ogni giorno. La promozione ha amplificato tutte le emozioni che abbiamo vissuto con i tifosi. Sono stati i momenti che mi hanno fortificato dentro e fatto amare sempre di più Palermo e i palermitani dopo tanto girovagare in carriera. Riscatto del mio cartellino dal Padova? Ero al settimo cielo, era quello che desideravo di più. Dopo aver contribuito alla vittoria del playoff, riuscire a proseguire il cammino che avevo iniziato qua era l’unica cosa che veramente volevo. Cosa scatta dentro quando entra a gara iniziata? Quando hai un giocatore come Brunori che fa così bene, è difficile poter insidiare il suo posto tra titolari. Io cerco di sfruttare i minuti che mi concede l’allenatore. Quando entro mi sento carico. Poi aver fatto il riscaldamento per la prima volta sotto la curva Nord, l’altra sera, è stata una cosa che mi ha caricato a mille. Non vedevo l’ora di entrare. Siamo un gruppo forte, avere un organico di un livello così alto ci può aiutare perché ci sono tante partite da disputare da qui alla fine del campionato".
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