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L'intervista

Sforzini: “Mi sarebbe piaciuto restare a Palermo. Fella e Di Gaudio protagonisti”

Palermo

Le dichiarazioni del doppio ex di Palermo e Avellino, Nando Sforzini, in vista della sfida tra i rosanero e la compagine irpina

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In vista del big match valido per la dodicesima giornata del Girone C di Serie C tra Palermo e Avellino, il doppio ex, Nando Sforzini, ha rilasciato un'interessante intervista ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport", analizzando la sfida in programma presso lo stadio "Renzo Barbera", domenica 31 ottobre alle ore 14.30. Di seguito, le sue dichiarazioni.

PALERMO E AVELLINO- "Due esperienze incredibili perché vincere i campionati non è mai facile, anche se in Serie D - spiega l'ex attaccante -. Farlo in due club blasonati come Avellino e Palermo è stato la parte più bella del mio finale di carriera. Con la compagine irpina è stato un campionato più avvincente, siamo partiti male, ma dopo il cambio in panchina non abbiamo più perso. A Palermo la squadra era superiore come caratura, siamo partiti subito forte mantenendo la testa della classifica e l'avremmo vinto anche se non si fosse fermato il campionato causa Covid. Forse anche per questo strano epilogo mi sarebbe piaciuto restare un'altra stagione in Serie C come gregario, ma non fu possibile. L'Avellino rispetto allo scorso anno ha cambiato molto e il rischio che ci volesse del tempo perché si oleassero i meccanismi era abbastanza alto, però il campionato è ancora lungo e può riprendersi. Il Palermo, invece, lo vedo molto più forte della scorsa stagione e lo sta dimostrando con i risultati, stenta un pochino in trasferta, ma l'organico è di primo livello".

SCONTRO DIRETTO-"Lo è a tutti gli effetti, si affrontano due squadre costruite per la leadership del campionato. Sarà una sfida molto tirata, ricca di agonismo, perché le squadre di Braglia sono molto dure da affrontare, ma credo che il Palermo vorrà rifarsi dopo le due sconfitte in campionato della scorsa stagione e dei playoff in cui venne eliminato proprio dagli uomini di Braglia".

SFIDA TRA EX- "Kanoute è più un esterno, mentre Fella è una seconda punta, però vista l'ultima giornata, credo che Fella, dopo la doppietta alla Vibonese, sarà bello carico, si è sbloccato e affronterà il suo passato. Vedo meglio lui rispetto a Kanoute che tra l'altro non è stato bene fisicamente. Sarà la gara dagli attaccanti. Brunori e Soleri che si alternano con i gol che spesso vengono da chi entra da un parte, mentre dall'altra vedo Di Gaudio che, da palermitano ,vorrà lasciare il segno. Il Palermo dovrà stare attento soprattutto a questo aspetto. Quello della colonia di palermitani che gioca nell'Avellino. Su tutti Di Gaudio che in questa categoria è un lusso e domenica ha anche segnato. D'Angelo è out, ma ci sono anche Plescia e Silvestri che contro la squadra della loro città si esalteranno. Mi ricordo che in Serie D ogni volta che affrontavamo palermitani facevano la partita della vita. Comunque, se devo indicare due protagonisti dico Fella e Di Gaudio".

FILIPPI VS BRAGLIA- "Filippi non lo conosco personalmente, però se è stato scelto dalla società che lo ha promosso da vice di Boscaglia a primo è perché sono stati riconosciuti in lui dei meriti. Credo sia giusto nel calcio puntare sugli emergenti, che siano allenatori o dirigenti, possono portare qualcosa di nuovo e una ventata fresca. Braglia è una vecchia volpe in grado di risolvere anche situazione complicate. Il Palermo può competere per il primo posto? Sì, se trova continuità fuori casa può dire la sua per la promozione diretta. Anche perché mi sembra un campionato abbastanza equilibrato, si può vincere e perdere con tutti, non vedo un'ammazza campionato. Lo scontro tra Bari e Catanzaro, in un modo o nell'altro potrebbe incidere sul cammino del Palermo. Per quanto il campionato sia ancora lungo, penso che con l'Avellino i rosanero debbano lanciare un messaggio forte".