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l'intervista

Sforzini-Mediagol: “Silipo talento umile, un predestinato. Brunori e Soleri ok”

Palermo

L'intervista esclusiva concessa da Nando Sforzini, ex attaccante di Palermo, Bari e Avellino, alla redazione di Mediagol.it

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Trequartista, estremo polivalente di un tridente offensivo, elastico a sostegno di un attaccante centrale, all'occorrenza seconda punta. Andrea Silipo, dopo l'impatto brillante con la maglia del Palermo in Serie D, ha dimostrato anche in C - quando è stato chiamato in causa dal tecnico Giacomo Filippi - di avere in dote un talento, seppur ancora acerbo, che può spostare gli equilibri in questa categoria. Sette le presenze collezionate fin qui dal gioiello scuola Roma tra campionato e Coppa Italia Serie C, uno il gol messo a segno contro il Campobasso.

Leader tecnico e carismatico, terminale offensivo in perenne simbiosi con il gol, Ferdinando Sforzini ha rilasciato un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it. Fra i temi trattati dall'ex numero 32 del Palermo, anche le prestazioni offerte fin qui dal classe 2001ma non solo.

"Andrea secondo me è un ragazzo che ha una qualità incredibile e un'umiltà che lo contraddistingue. Per me è un predestinato, certo è che sia per il suo ruolo, sia per una struttura non particolarmente prestante, magari ci metterà più tempo ad esplodere. Un calciatore che secondo me farà un'ottima carriera, sono contento che abbia segnato contro il Campobasso. Ci siamo sentiti anche dopo la partita, Castagnini ha l'occhio lungo. Soleri e Brunori? Conosco Soleri perchè è cresciuto alla Roma, ma devo dire che mi hanno impressionato entrambi. Brunori non lo conoscevo proprio. ma parliamo di un giocatore importante: attacca spesso la profondità e ti mette in difficoltà. Soleri ha una stazza importante, ha anche qualità fisiche importanti a livello di corsa e progressione. Sono due ottimi centravanti. Per me era fondamentale avere un rifinitore in grado di mandarmi in gol essendo io un finalizzatore. Puoi metterti a disposizione della squadra e fare la guerra, ma se poi durante una partita non fai gol diventa un problema visto che un attaccante viene giudicato solo per le reti che mette a segno. Per un allenatore è fondamentale anche il lavoro sporco, ma chi giudica a fine stagione guarda solo le statistiche ed i numeri. Avere giocatori che ti mettono in condizione di far gol credo sia tutto".

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