La Lega di B ha praticamente chiuso la porta in faccia al Palermo riguardo la possibilità di far slittare le quattro gare che vedranno i rosanero ultra decimati a causa degli impegni per le nazionali dei propri calciatori. Il responsabile della comunicazione della serie cadetta, Alberto Monguidi, non si è impietosito davanti alla richiesta del patron Maurizio Zamparini che ha fatto notare che al Palermo mancheranno dai 9 (certi) ai 14 calciatori durante le pause per le nazionali. Queste le dichiarazioni dello stesso Monguidi ai microfoni di palermotoday.it.
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Serie B, resp. comunicazione Monguidi: “Non rinvieremo gare per impegni delle Nazionali”
Il responsabile della comunicazione della serie cadetta, Alberto Monguidi, non ha accettato la proposta del patron Maurizio Zamparini.
"Negli ultimi sei anni mai rinviato gare per impegni delle Nazionali. Non può che non esserci alcun riscontro in merito alla richiesta del presidente Zamparini, perché a decidere è l’assemblea dei presidenti. Tutte le volte che negli anni passati si è parlato di una situazione del genere, l’assemblea ha sempre deciso all’unanimità di non rinviare alcun match e attenersi al calendario senza alcuna modifica. Tutto questo per tre semplici motivi: in primis perché giocare in simultanea non può che aumentare la visibilità del campionato. In secondo luogo abbiamo visto che non c’è alcuna possibilità di spostare le gare, dato il calendario abbastanza pressante di trovare altre date che possano essere consone agli impegni di tutti gli altri club. Il terzo motivo è quello che i presidenti hanno quasi sempre preferito avere un ristoro economico che addirittura è stato perfino aumentato nell’ultima assemblea quando vi è stata una ripartizione delle risorse economiche che arrivano dalla Lega. Nelle ultime tre volte che si è discusso di argomenti simili i presidenti hanno sempre deciso all’unanimità di non rinviare le partite e di non cambiare questa nostra politica. Inoltre così facendo si cerca di spingere maggiormente i club a puntare su giovani calciatori italiani piuttosto che su tantissimi giocatori provenienti dall’estero".
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