serie b

Sensibile-Mediagol: “Pomini-Posavec? Spiego la scelta di Tedino. L’addio di Cionek…”

Sensibile-Mediagol: “Pomini-Posavec? Spiego la scelta di Tedino. L’addio di Cionek…”

L'intervista esclusiva realizzata da Mediagol.it all'ex responsabile dell'area scouting del Palermo, nonché ex dirigente di Novara ed Alessandria, Pasquale Sensibile

Mediagol77

Il momento del Palermo di Tedino, unitamente ad alcune scelte forti sia di matrice tecnica che in sede di mercato, analizzato in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it dall'ex direttore sportivo del Novara, prossimo avversario della compagine rosanero, Pasquale Sensibile.

Pomini ha sovvertito le gerarchie tra i pali? Queste sono scelte che spettano agli allenatori proprio perché hanno il polso e hanno il parametro del quotidiano. Io ricordo che nella mia esperienza di Novara, una vecchia conoscenza come Ujkani, ci fece vincere due campionato da protagonista essendo determinante con alle spalle una chioccia come Alberto Fontana che potremmo paragonare a Pomini. Credo che il mister abbia percepito la necessità in quel momento di affidare la porta a un giocatore più esperto, magari anche a tutela di Posavec. Queste sono solo delle considerazioni che posso fare da osservatore esterno, credo che sia Tedino ad avere l’esclusività della scelta e della gestione di un gruppo che poterà senza dubbio al traguardo finale. Rispoli, Bellusci, Jajalo, Struna, Nestorovski, Chochev, molti di loro sono giocatori nel giro delle rispettive nazionali,  questo crea non pochi problemi e ricordo che avevamo lo stesso problema alla Sampdoria nell’anno della serie B. Credo che sia stato lasciato andare un giocatore come Thiago Cionek, penso che a livello statistiche sia uno dei difensori con la più alta percentuale di disimpegni andati a buon fine in uscita. Sono giocatori che sono così tanto caratterizzati che alle volte si è costretti o si decide di fare un’operazione in uscita, pensando di sostituiti con giocatori altrettanto bravi ma non con quella specificità. Se non ricordo male la difficoltà del Palermo è nata pressoché in corrispondenza con la partenza del polacco, probabilmente ci è stato un riassestamento degli equilibri difensivi difficile da metabolizzare in fretta sul piano tattico".