Classe 1999, formatosi calcisticamente nella cantera dell'Inter con cui ha messo in bacheca una Supercoppa Italiana ed un Torneo di Viareggio a livello giovanile. Marco Sala ha già una carriera piuttosto intensa alle spalle, a dispetto della giovane età. Arezzo, Virtus Entella, Spal, Crotone, esperienze significative alla base di un background tecnico-tattico di rilievo. Esterno mancino polivalente del Palermo di Eugenio Corini, Sala si è distinto tra i giocatori che hanno garantito maggiore continuità e qualità di rendimento in questo momento d'oro vissuto dalla compagine rosanero. Il laterale nativo di Rho ha concesso una lunga ed interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it nel corso del format di approfondimento calcistico "RadioMediagol".
ESCLUSIVA
Sala: “Corini e la crisi, dico tutto. Brunori può far gol a ogni squadra del mondo”
Intervista realizzata da Leandro Ficarra e Noemi Cusano
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"Rimpianti in carriera? Penso che quando uno sceglie con la propria testa non ci si debba rimproverare niente. Sicuramente alcune cose potevano andare meglio, so che non devo accontentarmi. Voglio fare di più e raggiungere la Serie A. Proverò fin quando farò questo lavoro a raggiungere il massimo. Come siamo usciti dalla crisi e come l'ha gestita Corini nell'interazione con il gruppo? Il mister dal punto di vista umano è una persona molto empatica che capisce gli stati d'animo. Nel momento difficile ci ha fatto capire che non bisognava abbattersi, così come adesso che le cose stanno andando bene allo stesso modo non si fa prendere dall'entusiasmo e ci ripete le cose che ci diceva prima. La nostra forza dobbiamo trovarla nell'equilibrio, credendo nel lavoro quotidiano che svolgiamo senza farci prendere dagli eccessi che siano positivi o negativi. Asse vincente e sinergia calcistica con Brunori già ad Arezzo? Gli porto fortuna dal punto di vista realizzativo (ride ndr). Ne ha già fatti 30 in un anno e mezzo in cui abbiamo giocato insieme. Quello che sta facendo qua a Palermo è qualcosa di importante. Penso che in questo momento Brunori potrebbe far gol a qualsiasi squadra del mondo. Io gli auguro il meglio perché oltre ad essere forte è un ragazzo umilissimo. Ero curioso di vedere se era cambiato rispetto a cinque anni fa, perché tanti perdono di vista la misura e la dimensione della realtà, smarrendo l'obiettivo. Matteo invece l'ho visto ancora più concreto e consapevole suoi suoi mezzi e di cosa vuole ottenere, lui è molto determinato nel fare bene con questa maglia"
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