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Rebus panchina, Mirri: “Chi verrà a Palermo non lo farà per soldi”. L’identikit del nuovo allenatore…

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Palermo

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"Cerchiamo un vero alleato, qualcuno che non ci volti le spalle in battaglia".

Lo ha detto Dario Mirri. Il presidente del Palermo, intervistato ai microfoni di 'PalermoToday', si è espresso sulla questione relativa alla scelte del nuovo allenatore. Diversi, d'altra parte, sono stati i nomi accostati al club di viale del Fante nell'ultimo mese: da Roberto Boscaglia e Fabio Caserta, a Fabio Grosso e Daniele De Rossi. Il co-proprietario del Palermo, dunque, ha tracciato un vero e proprio identikit.

"Cerchiamo, e soprattutto abbiamo bisogno di un uomo con la 'U' maiuscola, che creda in tutto e per tutto nel nostro progetto e non di chi ha voglia di speculare. Quello che affronteremo sarà un campionato difficilissimo, una guerra. Ogni domenica sarà una battaglia e quindi pensiamo sia meglio sapere ora chi starà sempre al nostro fianco. Dovremo essere una squadra vera, sempre e comunque. Arriveranno anche tanti momenti di difficoltà, ed ognuno avrà bisogno dell’altro... Meglio avere accanto amici e compagni veri, piuttosto qualcuno che stia con noi soltanto per interessi personali, un qualcuno che magari nel momento del bisogno, quando il gioco si farà duro, potrebbe anche voltarti le spalle. Non abbiamo bisogno di chi ha paura o di chi vuole usare il nome ‘Palermo’ per avere solo visibilità o curare il proprio tornaconto personale, coma anche accaduto purtroppo in passato", sono state le sue parole.

"Abbiamo a disposizione tante scelte comode e ruffiane, facili ed alcune molto gradite alla piazza, ma chi sceglierà gli uomini, che poi saranno i nostri giocatori, ed il nostro nuovo allenatore, lo farà con autonomia, indipendenza, responsabilità e soprattutto onestà e trasparenza: non ci saranno interessi personali da tutelare. Si potrà certamente anche sbagliare, ma di sicuro in totale ed assoluta buonafede. Chi verrà a Palermo non lo farà certo per i soldi, ma perché convinto dal progetto. D’altronde, ricordo per primo a me stesso che chi tifa Palermo non lo fa certamente perché è la scelta più facile o quella più comoda", ha concluso Mirri.

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