Parola a Salvatore Caiata.
serie c
Potenza, il presidente Caiata: “Campionato falsato, a Palermo ne mancavano undici!”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Potenza
Due vittorie (contro Catanzaro e Turris), tre pareggi (con Casertana, Teramo e Cavese) e sei sconfitte, le ultime tre di fila contro Bari, Vibonese e Palermo. Non è un momento certamente positivo per il Potenza di Ezio Capuano. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta del Mezzogiorno', il presidente del Potenza è tornato a parlare delle prestazioni fin qui disputate dalla compagine lucana, che attualmente occupa la zona rossa della classifica.
"Un campionato falsato, anomalo, dove le variabili fortuite fanno si di dover affrontare alcune partite in determinate condizioni piuttosto che in altre e questo incide in maniere enorme. Per via dei recuperi abbiamo giocato sei partite in venti giorni ed è chiaro che c’è uno stato di difficoltà evidente che incide non poco anche su prestazioni e risultati. Il rinvio con l’Avellino? Avrei preferito giocare lunedì, quando perdi hai voglia di rifarti subito. Da oggi Zampa è tornato disponibile, si è negativizzato ed è rientrato in gruppo. Ora aspettiamo anche gli altri", sono state le sue parole.
OBIETTIVI - "Dobbiamo uscirne con serenità, con grande sangue freddo. Io non credo che la squadra valga l’attuale classifica. Credo che valiamo molto di più. Purtroppo non abbiamo una piazza capace di attendere, questo mi pare evidente, ma questo gruppo ha le capacità per fare molto meglio. Mi aspetto una risposta immediata. Da oggi sono in città, sarò vicino ai ragazzi, per ridare serenità all’ambiente. Il nostro primo obiettivo è quello di recuperare chi per tanti motivi al momento è indisponibile. A Palermo abbiamo giocato senza undici giocatori, sette dei quali nei ruoli offensivi ed è evidente che sia complicato affrontare chiunque in queste condizioni. Ma questo non deve essere un alibi. Ritengo comunque che il recupero di questi elementi è fondamentale per il nostro futuro più del mercato di riparazione", ha concluso Caiata.
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