Triestina e Palermo si sfideranno nel primo turno nazionale dei playoff di Lega Pro in programma domenica otto e giovedì 12 maggio, gara di andata al Nereo Rocco e march di ritorno al Renzo Barbera. Bepi Pillon, tecnico esperto e competente che ha guidato la compagine alabardata nella scorsa stagione, subentrando a novembre a Carmine Gautieri e conquistando il sesto posto prima di cedere al primo turno degli spareggi promozione alla Virtus Verona, ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.
L'INTERVISTA
Pillon-Mediagol: “Tris di favorite per la B nei playoff. Zamparini mi fregò Amauri”
L'intervista esclusiva concessa da Bepi Pillon, ex tecnico di Triestina, Chievo Verona, Reggina e Pescara, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it
Intervista realizzata da Leandro Ficarra
"Io penso che da un lato la rosa della Triestina sia composta da giocatori esperti e dai trascorsi in categoria superiore, dall'altro la freschezza atletica, l'entusiasmo ed il blasone del Palermo possano costituire fattori importanti Favorite per i playoff? Insieme a Padova e Reggiana aggiungerei il Catanzaro, sono squadre che hanno obbiettivamente un maggiore tasso di qualità complessiva in organico, ma nei playoff questo non è l'unico fattore che conta. Avere due risultati su tre è un vantaggio, ma ci si gioca sempre tutto senza troppi calcoli. Esempio lampante è l'Avellino che perde in casa col Foggia. Conoscendo Zeman, quella rossonera è una squadra imprevedibile, una mina vagante negli spareggi promozione, non si sa mai come possono finire le sue partite. Triestina? Ritengo sia una squadra ben assemblata, ha avuto diversi infortuni. Bucchi dispone di una rosa di qualità e giocatori di esperienza. La compagine giuliana era stata costruita per arrivare tra le prime due, ma nei campionati possono accadere cose inaspettate che ti mettono in difficoltà. Il Palermo di Zamparini mi ha fregato Amauri ai tempi del Chievo, per noi era un giocatore determinante. Io avevo detto di non cederlo, ma nel calcio funziona così. Quando ti arrivano tante proposte, con opportunità importanti a livello economico una società come il Chievo non poteva rifiutare. Senza Amauri poi abbiamo avuto difficoltà. Io ho avuto il piacere di allenare Bonucci e Barzagli, quello che mi rimane è che mi sono rimasti sempre nel cuore. Sono contento quando si crea un feeling con i giocatori che rimane nel tempo. Zamparini? L'ho incrociato diverse volte in carriera, un personaggio davvero unico. Per noi allenatori non era certo facile da gestire, era un uomo passionale che ha dato molto al calcio sotto vari punti di vista. Poi ha pagato per qualche errore di troppo dopo tutto ciò che ha speso nel nostro mondo"
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