serie b

Perinetti: “Bari-Palermo gara affascinante, spero in una promozione a braccetto. Non ho ancora visto il vero Tedino…”

Perinetti: “Bari-Palermo gara affascinante, spero in una promozione a braccetto. Non ho ancora visto il vero Tedino…”

Le interessanti dichiarazioni del direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti, che introduce la sfida fra Bari e Palermo da doppio ex: "Per me è bello vederle a braccetto sul podio della classifica..."

Mediagol97

"Bari è davvero speciale, per certi versi unica. Se impari a conoscerla, ti resta dentro per sempre. E poi, anche volendo, non potrei mai dimenticarla".

Queste alcune delle significative dichiarazioni di Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo biancorossoe rosanero, oggi approdato al Genoa dopo la vincente esperienza con il Venezia, che non nasconde neanche un po' le proprie emozioni in vista di Bari-Palermo, una vera e propria sfida del cuore per lui.

Un vero e proprio amore quello che lega Giorgio Perinetti ai baresi: "E' sconvolgente che continui a trovare un barese dovunque, dappertutto. Un tassista, un ristoratore. In ogni angolo del mondo, ho sempre incontrato almeno un tifoso del Bari. Caldo, appassionato, pronto a ricordarmi i giorni più belli", si legge su La Gazzetta dello Sport.

Domani al "San Nicola" sarà dunque Bari-Palermo, Grosso contro Tedino, una sfida speciale per il direttore generale rossoblu, che conserva dolci ricordi anche del capoluogo siciliano, in cui ha speso tanti dei suoi anni da dirigente:"Per me è bello vederle a braccetto sul podio della classifica. Il preludio a una possibile, contemporanea, promozione. A prescindere, il calcio italiano ha bisogno di recuperare queste due grandi piazze".

"Facile prevedere un match affascinante fra due solide realtà - ha continuato Perinetti - In casa il Bari ha sbagliato soltanto contro il “mio” Venezia. Non si vince mai, tanto per caso. Il Palermo, invece, è stato più continuo in trasferta. Ha un buon impianto di gioco. Anche se, a dirla tutta, non ho ancora visto il vero Tedino con il Palermo. Mi spiego meglio: il suo Pordenone, l'anno scorso, era una macchina perfetta".