Intervista realizzata da Leandro Ficarra
L'INTERVISTA
Pergolizzi: “Lavoro Filippi? Dico tutto. Mio Palermo creato basi, cessione club…”
L'intervista esclusiva concessa da Rosario Pergolizzi, ex tecnico del Palermo nella stagione di Serie D 2019-2020 ed attuale allenatore della formazione primavera dell'Ascoli, alla redazione di Mediagol.it
Basso profilo e pragmatismo, la forza sovrana dei fatti e dei risultati a sovrastare il fragore dei proclami. Rosario Pergolizzi e Giacomo Filippi sposano la medesima filosofia di lavoro ed un'indole sostanzialmente simile nell'approccio alla professione. Umiltà, abnegazione e sobrietà nell'interpretazione del ruolo e nel rapporto con i media, la volontà di rimettersi solennemente al verdetto insindacabile del rettangolo verde ed alla legge dei risultati. Persone e mai personaggi, la cui qualità del lavoro non è probabilmente adeguatamente celebrata e valorizzata in relazione ad energie e competenze profuse.
L'attuale tecnico della formazione Primavera dell'Ascoli, già vincitore dello scudetto di categoria sulla panchina del Palermo nel 2009, nonché guida della prima squadra rosanero che ha trionfato nel torneo di Serie D 2019-2020, ha concesso un'intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.
"Penso che Filippi stia allenando nella maniera giusta, con umiltà e consapevolezza di avere una grande squadra. Non l'ho visto né esaltarsi nei momenti migliori né deprimersi nelle frasi critiche, è rimasto lucido e razionale sempre, questo è il lavoro dell'allenatore. Deve sapersi prendere il bello e il brutto, trovando l'equilibrio giusto nei momenti diversi delle annate. Io credo che lui stia facendo quello che deve fare, nella maniera più oculata e sostanzialmente giusta. Non dimentichiamo che ha dietro una società composta di profili dirigenziali competenti e svegli come Castagnini, ha anche un presidente che è il primo tifoso come Dario Mirri ed infine un ottimo responsabile della gestione come Sagramola. Sono persone che conoscono il calcio. Il mister Filippi si aspettava di lavorare in questa maniera e sta facendo bene ma, come tutti gli allenatori può anche fare qualche errore, chi è che non commette mai sbagli? Se andiamo a vedere il percorso di Allegri nella Juventus, notiamo che tutti lo celebravano prima del suo ritorno sulla panchina bianconera e adesso è aspramente criticato. Purtroppo vi sono annate segnate da contingenze particolari ma la differenza la fanno società e calciatori, poi l'allenatore deve riuscire a trovare l'equilibrio. La bravura del mister sta nella lettura durante del match in corsa, perché ormai gli allenatori sono tutti bravi nella preparazione prepartita. Credo che Filippi stia lavorando bene e gli auguro di fare ancora di più. Se io fossi l'allenatore del Palermo penserei solo ad allenare perché saprei che dietro ho una società solida, senza debiti, che dà sempre più di quello che può dare ed è generosa, per cui non mi preoccuperei assolutamente. Sono convinto che Palermo sia una piazza meravigliosa ed un prodotte vendibile e mi auguro da tifoso che in caso di cessione il club finisca nelle mani giuste. Vorrei gente che ci mette il cuore, con un programma seri ed ambizioso e che quando vanno allo stadio non si guardino intorno pensando solo all'interesse economico o alla costruzione delle infrastrutture, bensì al bene del gruppo, dell'ambiente e dei tifosi. Quello che è stato creato ripartendo dalla Serie D non deve andare bruciato. Abbiamo riportato tanta gente, tra cui i giovani, allo stadio e non dobbiamo farli andare via. Allenare una formazione primavera ed una prima squadra sono due cose diverse che comunque si completano. Mi auguro che Mirri possa rimanere in società, specialmente in caso di promozione".
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