L'INTERVISTA
Pergolizzi-Mediagol: “Picerno? Dico la mia. Palermo big, ma se De Rose e Valente…”
L'intervista esclusiva concessa da Rosario Pergolizzi, ex tecnico del Palermo nella stagione di Serie D 2019-2020 ed attuale allenatore della formazione primavera dell'Ascoli, alla redazione di Mediagol.it
Numeri e risultati alla mano, Rosario Pergolizzi è certamente tra i tecnici più vincenti della storia moderna del Palermo calcio. Tra i principali artefici, brillante autorevole condottiero della panchina, della favola calcistica che vide protagonista la formazione Primavera rosanero nel 2008-2009, una squadra solida e talentuosa, in grado di conquistare lo scudetto di categoria mettendo in fila tutti i top club nazionali. Quindi, l'allenatore classe 1968 ha scritto la pagina fin qui più fulgida nella parabola della società targata Hera Hora, in qualità di primo tecnico del nuovo corso che ha guidato il Palermo alla vittoria del campionato di Serie D, riportando il club tra i professionisti al primo tentativo.
Oggi sulla panchina della Primavera dell'Ascoli, con mansioni ad ampio respiro nell'ambito dello scouting, l'allenatore palermitano ha concesso un'intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.
Intervista realizzata da Leandro Ficarra
"Sinceramente posso solo parlar bene del Palermo. Stanno giocando a calcio, sono propositivi e credono nelle loro potenzialità. Inseguire il Bari in ottica primo posto è rischioso da porsi come obiettivo ma, secondo me, la squadra rosanero deve solo andare avanti per la sua strada, senza guardare troppo al rendimento degli altri. Ho seguito dal vivo varie gare del girone C, posso tranquillamente dirvi che ritengo il Palermo tra le squadre che potenzialmente possono vincere il campionato, al pari di Catanzaro, Avellino e , ovviamente, il Bari che forse ha qualcosa in più delle rivali. Il Palermo non ha niente da invidiare a nessuno, conosco già molti ragazzi in seno all'attuale organico ed è vero che si sono persi dei punti per strada, ma il campionato quello che ti leva poi ti dà nel corso dell'annata. Sono convinto che gli uomini di Filippi lotteranno fino alla fine per il vertice. Fattori ambientali, tipologia di impianto e dimensioni ridotte del campo del Picerno costituiscono soltanto alibi che lasciano il tempo che trovano. La squadra lucana ha dato tutto sul piano dell'agonismo e dell'intensità, erano presupposti prevedibili il Picerno perché lotta per la salvezza, lo farà anche contro le altre big del girone. Ritengo che il Palermo sia stato poco lucido ed incisivo sotto porta ma ha fatto una prestazione di carattere, provando a gestire il pallino del gioco e lasciando poche occasioni al Picerno. Ogni partita ha la sua storia. Partite del genere possono capitare, ma l'obiettivo non è inseguire il Bari a tutti i costi ma cercare di migliorare sé stessi e superare i propri limiti. La compagine di Mignani ha tutto, per quanto concerne copertura di ruoli e livello di organico, per vincere il campionato ma anche i rosanero. Già nella scorsa stagione, mi permisi di osservare che il 4-2-3-1 non fosse propriamente funzionale alle caratteristiche dei singoli, mentre il modulo attuale valorizza i giocatori di gamba come Fella, Brunori e Silipo, ovvero quelli che possono cambiare la partita. Il 3-5-2 è l'assetto tattico ideale per la rosa di Filippi, ma la mia sensazione è che questa squadra dipenda eccessivamente dal rendimento di due o tre calciatori, quando De Rose e Valente, come ieri, vanno in difficoltà, il gioco del Palermo si inceppa. Bisogna trovare alternative valide in questo senso, quando incontri squadre chiuse e compatte in fase di non possesso, per cambiare il corso di certe partite ci vuole un po' di fantasia e coraggio".
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