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Pelagotti: “Resto in caso di promozione. Con Mirri il Palermo può arrivare lontano. Cena? Ha pagato Floriano”

Il portiere del Palermo, Alberto Pelagotti, ha parlato della stagione del club rosanero e dello slittamento del campionato di Serie D

Mediagol52

Si ferma anche la Serie D.

Nella giornata odierna è arrivata una comunicazione importante da parte della Lega Dilettanti: a causa dell'emergenza sanitaria per la diffusione del Coronavirus, il campionato di Serie D si fermerà per due settimane. Una decisione più "drastica" rispetto a quella adottata per la Serie A, dal momento che le gare della massima serie verranno ugualmente giocate ma a porte chiuse.

Di conseguenza è stata rinviata anche la sfida tra il Palermo e il Corigliano, che sarebbe andata in scena domenica prossima in occasione della ventisettesima giornata di campionato. Una decisione che comunque non fermerà la cavalcata dei rosanero, i quali continueranno a lavorare per mantenere l'attuale stato di forma ed arrivare pronti al momento in cui riprenderanno le gare. A parlare del momento della squadra è intervenuto Alberto Pelagotti, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la trasmissione Siamo Aquile in onda su TRM: "Portiere social? Non sono mai stato social, quest'anno i ragazzi mi hanno aiutato e non nego che ci ho preso gusto. Mi piace far vedere alla gente quello che fa la squadra durante la giornata. Sono del parere che se vivi per un gesto scaramantico ti immedesimi troppo, poi magari ci può anche stare. Siamo stati a cena tutti insieme, abbiamo la buona usanza di farlo ogni settimana per fare gruppo e per compattarci sempre più: parliamo di qualche problemino, qualora ce ne fossero, e ci concentriamo per la partita successiva o magari parliamo della sfida precedente. La cena l'ha pagata Floriano, dopo una tripletta mi sembrava il minimo (ride ndr). I problemi durante l'anno possono sempre sorgere, ma siamo stati bravi a restare sempre coesi e compatti sperando di poterlo rimanere fino alla fine della stagione. Portiere? Inizialmente mi piaceva fare l'attaccante, poi però ho voluto proseguire la strada di mio padre e direi che sono stato leggermente condizionato. Conosco benissimo Sorrentino che saluto affettuosamente, conosco meno Fontana con il quale ho avuto poco a che fare. Ricordo più che bene Sorrentino e da lui ho appreso molto, un portiere di alta classe da cui puoi solo imparare. Il Palermo può fare grandi cose, dobbiamo guardare anno per anno e penso che con questa società gestita da Mirri e Di Piazza questo club possa fare tanto. Mi capita spesso di vedere Mirri in trasferta, questo vuol dire che il cuore è rosanero. Un grande portiere tra i pali, vorrei prendere tutto quello che aveva sotto il punto di vista del carisma. Cucchiaio su rigore? Se lo fai vuol dire che hai personalità e sei bravo, non mi era mai capitato prima di Tripicchio di subirlo e ammetto che ho un po' rosicato. Sono venuto a Palermo pensando che i tifosi sarebbero stati caldi ma non mi aspettavo tutto questo calore, Palermo è un punto d'arrivo perché sono rimasto estasiato da città e supporters. Serie C? In caso di promozione resto, sono venuto qui non per fare la D ma la scalata magari fino alla A".