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Pelagotti: “Niente è perso, noi al livello di Ternana e Bari. Addio Di Piazza e critiche, vi dico la mia”

Pelagotti: “Niente è perso, noi al livello di Ternana e Bari. Addio Di Piazza e critiche, vi dico la mia”

Le dichiarazioni rilasciate dal portiere del Palermo

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"Il Palermo sta bene. Siamo motivati e pronti per iniziare al meglio il 2021".

Parola di Alberto Pelagotti. Diversi sono stati i temi trattati dal portiere del Palermo, intervistato ai microfoni de 'La Repubblica-Palermo': dal momento della sua squadra, che sabato pomeriggio sfiderà la Cavese in trasferta, all'addio di Tony Di Piazza. Ma non solo...

"Abbiamo recuperato subito la condizione e gli allenamenti di questi giorni sono serviti per rodare il lavoro con il pallone. Cosa mi trasmette la squadra in questi primi giorni di allenamenti? Sicurezza: vedo ragazzi molto determinati, con tanta voglia di riscatto per l’anno che è passato. Ci è stata tolta la possibilità di festeggiare la promozione con i tifosi, poi è arrivato il coronavirus, ma tutto quello che è successo ci ha unito ancora di più. Siamo pronti a raccogliere i frutti dei sacrifici e dei dolori sportivi, a raccogliere più punti possibile e giocarci le nostre carte. Niente è perso: nel calcio non si sa mai, la Ternana può perdere dieci partite e il Bari pure. Al limite cercheremo il migliore piazzamento per i play-off", sono state le sue parole.

CRITICHE -"Se ci sentiamo all'altezza di Bari e Ternana? Sì, ma rispetto a loro abbiamo avuto qualche problemino in più. Ogni campionato, come ogni partita, fa storia a sé per episodi che danno e tolgono. Noi abbiamo avuto più sfortuna, ma siamo al loro livello. Palermo è una piazza importante ed esigente ed è normale che ci siano. Ma dobbiamo isolarci perché ci sono anche chiacchiere da bar che non fanno bene. È giusto che il tifoso critichi, ma dobbiamo pensare solo a regalare gioie, non a quello che ci dicono. La nostra forza deve essere pensare alla partita che verrà. Alcuni vedranno sempre le cose in un modo diverso rispetto ad altri".

ADDIO DI PIAZZA -"Abbiamo sempre avuto come riferimenti per le varie aree di competenza Castagnini, Sagramola e Mirri. Per noi non cambia nulla. Con Mirri non ne abbiamo parlato. Non c’è stato bisogno di avere rassicurazioni. Per noi è rimasto tutto uguale a prima. Abbiamo un solo obiettivo che è la partita contro la Cavese. Abbiamo parlato solo di cose di campo, di tattica e di squadra. La nostra società è fatta da persone serie e quindi non penso che ci possano essere problemi come quelli che hanno vissuto i tifosi in passato".

SOSTA E VACCINO -"Come ho passato le feste? A casa con la famiglia e ho fatto le cure tipiche per gli acciacchi da portiere: soprattutto per schiena e spalle. Ho pensato sempre al lavoro, ma mi sono goduto i bambini e non vedevo i miei genitori da tempo. E lunghe passeggiate con Apple, il mio cane. Siamo stati bene. La prima cosa che mi è venuta in mente un secondo dopo il brindisi di mezzanotte? Pensavo al tipo di anno che è stato il 2020. È stato un periodo pazzesco. Cose che pensi potevano capitare solo all’inizio del ‘900 e invece è successo a noi che siamo una generazione evoluta. Il virus ha fatto rallentare un mondo che aveva bisogno di riprendere fiato. È stato un anno incredibile e non posso dire nemmeno che sia stato brutto, ma difficile per tutti sicuramente sì. Del 2020 qualcosa da salvare c’è, le cose positive sono state tante, ma ovviamente resta impresso quello che è successo con il Covid. Se mi vaccinerò? Penso che per i giocatori sarà obbligatorio. A Empoli quando arrivò il primo vaccino antinfluenzale il club optò per l’obbligatorietà. Se mi lasciano la facoltà di decidere ci penserò, ma sono più per il sì che per il no".

L'INCENDIO - "Che effetto mi fa sapere dell’incendio che priva cinquanta bambini del Cep del loro asilo? Un profondo dispiacere. Gli atti vandalici sono già notizie brutte, ma quando coinvolgono i bambini e il loro futuro piange il cuore. Speriamo che l’amministrazione comunale riesca a fare tornare i bambini a scuola il più presto possibile", ha concluso Pelagotti.