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Pedullà: “De Zerbi, perché chiedere una penale se non è un problema di soldi?”

Pedullà: “De Zerbi, perché chiedere una penale se non è un problema di soldi?”

Il noto esperto di mercato: "Ora sarebbe meglio parlare di meno e vincere una partita: dalle parole dell’allenatore sembra quasi come se il Palermo fosse nella stessa posizione dell’Atalanta".

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"Se ho mai pensato di mollare? No, non ho mai pensato di fare un passo indietro. Un passo indietro lo farei per l’aspetto economico. Non ho l’età per mettere davanti i soldi alla carriera. Io guardo ad altro, non ai soldi. Farei un passo indietro solo per l’aspetto economico".

Parola di Roberto De Zerbi. Nella giornata di ieri, il tecnico del Palermo è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di Tim Cup in programma questo pomeriggio contro lo Spezia (calcio d'inizio alle ore 15 al Renzo Barbera). Su quanto dichiarato dall'ex allenatore del Foggia, ad un passo dall'addio dopo la sfida di campionato persa contro la Lazio (salvo poi essere confermato a sorpresa dal patron, Maurizio Zamparini), si è espresso anche Alfredo Pedullà, noto esperto di mercato.

"Roberto De Zerbi ha perso sette partite consecutive, sta collezionando i record più neri nella storia del Palermo, e forse in certi casi servirebbe il silenzio. Poi il lavoro. E quindi i risultati. Con umiltà e semplicità. Invece De Zerbi parla dei problemi degli altri, snocciola i numeri delle altre candidate alla salvezza quando farebbe bene a ricordare i suoi - si legge sul suo sito -. E poi bocca cucita. Una questione di buon senso e di buon gusto. De Zerbi continua dicendo che non è un problema di soldi, che mai ha pensato di dimettersi (Zamparini invece quel gesto se lo sarebbe aspettato) e avanti così. Ma se non era e non è un problema di soldi perché De Zerbi ha chiesto e ottenuto una penale da 500 mila euro netti in caso di esonero? L'ha fatto e l'ha ottenuto: di sicuro una sua legittima scelta, comunque in netta contraddizione rispetto alle dichiarazioni di poche ore fa. Ora sarebbe meglio parlare di meno e vincere una partita: dalle parole dell’allenatore sembra quasi come se il Palermo fosse nella stessa posizione dell’Atalanta".