PARMA-PALERMO
Parma-Palermo 3-3: magie Brunori, dominio ducale. Segre tris, rosa shock nel recupero
PRIMO TEMPO - Prove di svolta e timore di un crollo. Tutto ed il suo contrario per il Palermo di Eugenio Corini nella probante sfida del Tardini contro la capolista del campionato di Serie B. Il Parma di Pecchia può rappresentare il peggior avversario possibile per una squadra in crisi di identità, gioco e risultati o, magari, un appiglio salvifico che restituisce stimoli, adrenalina e motivazioni extra per compiere un'impresa e togliere fiato a critici e detrattori. Il margine di errore per la compagine rosanero è ormai infinitesimale, per non dire nullo, se si vuole ancora dare realisticamente corpo alle ambizioni di vertice in questa stagione. Dopo sette partite da horror, caratterizzate da prestazioni opache ed a tratti disarmanti, che hanno fruttato appena cinque punti ed un evidente calo di autostima, il Palermo è chiamato ad un acuto di prestigio per provare a dare nuova e provvidenziale linfa al proprio percorso. Ducali che hanno sbancato in extremis il Picco di La Spezia nell'ultima uscita in campionato, facendo tremare la Fiorentina di Italiano pochi giorni fa e sfiorando l'accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, impresa sfumata solo alla lotteria dei calci di rigore dopo una performance di altissimo lignaggio degli emiliani sul manto ervoso dell'Artemio Franchi. Palermo che ha ceduto il passo al frizzante Catanzaro di Vivarini al Barbera, collezionando, suo malgrado, la quarta sconfitta dell'annata nel proprio stadio, Corini cerca riscatto e risposte al Tardini puntando sul 4-3-3. Pigliacelli tra i pali, Mateju e Lund esterni bassi con Lucioni e Marconi coppia di centrali difensivi. Centrocampo muscolare e votato principalmente all'interdizione con Gomes, Segre e Coulibaly. Di Mariano e Di Francesco, aculei larghi nel tridente con licenza di offendere e ripiegare, a sostegno di capitan Brunori. Compagine crociata che straripa di qualità in ogni reparto: da Estevez a Bernabè, da Bonny ad Hernani, fino a Man e Partipilo, c'è davvero l'imbarazzo della scelta scrutando solo l'undici iniziale proposto da Pecchia. Tecnico ducale che gode di altri profili di eccellente caratura in panchina, pronti a subentrare a gara in corso.
Migliore avvio per il Palermo non poteva esserci: una manciata di secondi dal calcio d'inizio e Coulibaly scippa la sfera ad Estevez in pressing alto, Brunori vede Chichizola fuori dai pali e si inventa un lob dolcissimo dai cinquanta metri che scavalca l'estremo difensore di Pecchia e manda in estasi i circa duemila tifosi rosa nel settore ospiti del Tardini. Il Parma reagisce rabbiosamente e chiude in forcing il Palermo nella sua metà campo, rosa che si difendono bassi e con affanno, ma reggono l'urto. Palla gol ducale dopo un errore di Mateju, l'ex Brescia perde un possesso ingenuamente sulla propria trequarti, Man ispira Bonny che calcia forte sull'esterno della rete. Di Francesco si spende in ripiegamento, òìex lecce stende Estevez e si becca un cartellino giallo. Palermo che fa densità e si distende in ripartenza quando può, ancora Coulibaly ruba la sfera ed ispira Si Francesco, tocco corto per Brunori al limite dell'area, il nove disegna una parabola magica col destro a giro che lascia di sasso Chichizola e firma il raddoppio con l'ennesima perla balistica di giornata. Due gemme in venti minuti: al Tardini è Brunori Show! Parma che spinge e fa la gara, Palermo che spicca per vigoria e grande compartecipazione di tutti gli effettivi alla fase di non possesso. Di Chiara spaventa Pigliacelli sfiorando il bersaglio con un bel mancino dalla distanza. Rosa che danno la sensazione di poter far male ai ducali quando ripartono, Parma non perfetto nel ricomporre la giusta densità quando perde il controllo della sfera. Balogh ferma con le cattive Di Mariano, Massa gli commina una giusta ammonizione. Coulibaly giganteggi adi fisico in mezzo al campo, il senegalese prova la battuta al volo dalla distanza e la sfera si perde alta non di molto. Poi una rasoiata di Estevez lambisce il montante alla sinistra di Pigliacelli. Primo tempo che si chiude con il Palermo in vantaggio di due reti. Al Tardini brilla la stella di Matteo Brunori.
SECONDO TEMPO - Pecchia lancia Camara e richiama in panchina Hernani. Ripresa che parte col medesimo canovaxcio della prima frazione: Parma in forcing intesno e Palermo rannicchiato a protezione di Pigliacelli, pronto a pungere se le dinamiche del match lo consentono. Il lampo per riaprire la gara il Parma lo troca dopo pochi minuti: Estevez calcia forte sullo scarico di Bonny, la deviazione di Lund beffa Pigliacelli e i ducali accorciano le distanze. Finisce la gara di Di Francesco. Corini lancia Valente. Camara salta secco Mateju e scaglia un tirocross molto insidioso col mancino. Parma che implementa ancora i giri del motore e marca, se possibile, un dominio del campo ancora più netto, Palermo che sbanda e sparisce dal campo. Occasioni in serie per i crociati, prima Bonny si divora di testa il pari, poi Benrabé sfiora il palo con una deviazione sottomisura su assist di Man. Parma che sfonda sia sugli esterni che centralmente, rosanero che lottano strenuamente ma scricchiolano in maniera evidente in fase difensiva e non riesce più a proporsi dalle parti di Chichizola. Corini prova a dare un po' di linfa dalla panchina: Nuttaro rileva Di Mariano, Henderson subentra a Coulibaly. Pecchia richiama Man e Bonny, assalto finale con Benedyczack e Mihaila. Vero e proprio assedio parmense con il Palermo alle corde. Camara fa ammattire Mateju, Palermo che fa muro in area e se la cava, nonostante tanti flipper in atra di rigore. Corini gioca le carte Aurelio e Soleri, fuori Lund ed il migliore in campo, Matteo Brunori. Altra chance Parma: splendida combinazione sullo stretto Mihaila-Camara, destro del numero ventotto. e palla larga sul secondo palo. Pecchia getta nella mischia anche Sohm per il finale di gara.
Palermo che potrebbe calare il tris al minuto ottantaquattro, Corner di Valente e destro masticato di Henderson che diventa assist per Lucioni, conclusione volante e palla di poco alta. Il Palermo pone fine alle sue sofferenze poco dopo: Buttaro brekka Balogh e lancia di fatto Segre in campo aperto, interno destro a battere Chichizola ed apoteosi rosa al Tardini. Sembra finita, ma non è ancora così. Soleri prova a spazzare una palla ali limite ma incoccia Charpentier, sul rimpallo Mihaila controlla e scocca un destro chirurgico che batte Pigliacelli. L'incredibile accade allo scdere dei sei minuti di recupero, il Palermo si butta via con una dormita inconcepibile sull'ultima palla inattiva del match: Berbabé calibra una palla lenta dalla trequarti, difesa rosa immobile che guarda il solissimo Charpentier battere Pigliacelli con un colpo di testa sul secondo palo. Doccia gelata per il Palermo di Corini, incapace di gestire un doppio vantaggio in pieno recupero. Poteva essere la vittoria della svolta, resta solo un punto farcito di tantissimi rimpianti.
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