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Parma, Kurtic: “Palermo da A, merita il meglio. Atalanta top, svelo perché ho scelto di andare via”

Il centrocampista del Parma Jasmin Kurtic si racconta: dai trascorsi in Italia con le maglie di Palermo, Atalanta e SPAL al futuro all'estero

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Jasmin Kurtic si racconta.

Il centrocampista, trasferitosi a gennaio al Parma in prestito con obbligo di riscatto dalla SPAL, non vede l'ora di potere tornare in campo. Prima dello stop dei campionati, infatti, il classe '89 è riuscito a collezionare soltanto 7 presenze ed intende dare mostra delle sue qualità alla ripresa. Una pedina fondamentale per i crociati, che si trovano al nono posto della classifica e vogliono tornare a lottare per un posto in Europa. Kurtic, nel corso di una diretta Instagram di Footballtime.it, ha parlato della sua esperienza ai ducali.

"Mi sto trovando benissimo. Il Parma è stata la società che mi ha voluto di più. Per me è stata una decisione facile, questo club ha passato di tutto: ha avuto un passato bellissimo ma anche meno felice. Campioni del mondo, campioni d'Europa, ma poi anche il 'buco nero' del fallimento, ripartendo praticamente da zero. Per questo bisogna tirar giù il cappello, sono stati forti. E' rimasto Lucarelli, che mi ha raccontato un po' di cose. Ho accettato questa sfida e voglio dare il massimo per Parma. Per me il campionato ricomincerà. Noi qui abbiamo un centro sportivo con tutto il necessario al proprio interno: camere, ristorante, tutto. Ognuno di noi ha la sua camera, è molto comodo. Non tutti i club hanno questa fortuna. Il nostro obiettivo rimane la salvezza. Ora è inutile promettere altro. Prima facciamo quello che dobbiamo fare, poi eventualmente penseremo al prossimo step".

Il calciatore sloveno, inoltre, ha parlato dei numerosi club italiani di cui ha vestito le maglie nella sua carriera. Dal Palermo, con cui ha esordito in Serie A nella stagione 2010/11, alla SPAL, che detiene ancora la proprietà del suo cartellino.

"I rosanero - dice Kurtic - sono i numero uno, loro saranno sempre da A, altro che D. Palermo è una piazza che merita solo il meglio, dovrebbe essere tra le prime 7-10 squadre di A. Il Torino è una bella realtà, mi sono trovato bene e ho fatto anche benissimo. Però ci sono rimasto un po' male, perché non mi hanno tenuto. L'Atalanta sarà sempre nel mio cuore: chi è stato a Bergamo sa cosa vuol dire indossare quella maglia lì. C'è gente seria, dal magazziniere al presidente. L'Atalanta adesso è tra le squadre più forti in Europa, è venuto fuori tutto il lavoro di Gasperini, un allenatore che ti fa dare in campo il 101%. Il mister non mi voleva far partire, ma io non ero contento, perché avevo poco minutaggio. Sapevo di avere attorno giocatori di qualità, non avevo paura di lottare per il posto.

"Alla fine mi è arrivata l'opportunità dalla SPAL e sono orgoglioso di averla colta. La SPAL era una specie di Atalanta per me, sono due squadre che porterò per sempre nel cuore. Per me gli estensi possono ancora salvarsi. La squadra ha avuto delle difficoltà, ma bisogna capire che i giocatori non perdono apposta. Io ci credo nella salvezza degli estensi, parliamo di una società seria. Spero di cuore che possano rimanere in A, la piazza lo merita davvero. A me piacerebbe giocare anche all'estero, in particolare in Premier e Bundesliga: sono due campionati che mi piacciono tantissimo. Ora però sono appena arrivato a Parma, voglio fare le cose per bene qui. Poi vediamo".