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Palmese-Palermo 0-0: nuovo modulo, poche idee. I rosa non impensieriscono i padroni di casa. Commento primo tempo

Prima frazione estremamente opaca sul piano del gioco ed avara di emozioni: la Palmese regge l'urto della capolista senza particolari patemi. Palermo macchinoso e scolastico che non riesce a creare occasioni da rete rilevanti...

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Metabolizzare, archiviare, ripartire. Il pensiero che Rosario Pergolizzi ha cercato di divulgare in settimana è tanto incisivo quanto chiaro. Niente scorie psicologiche, rimpianti residui o tentennamenti. Lo stop interno contro il Savoia deve semplicemente assurgere ad una lezione da imparare in fretta per declamare al meglio il proprio credo calcistico a partire dalla sfida successiva.

Lo scoglio odierno per il Palermo capolista del campionato si chiama Palmese. Non certo una formazione di vertice, anzi una volenterosa e tignosa compagine calabrese che annaspa in fondo alla graduatoria del girone I. Avversario, sulla carta, ampiamente alla portata della formazione rosanero sotto il profilo squisitamente tecnico. Insidiosa e subdola trappola sul piano nervoso e motivazionale per la squadra regina del torneo.

Pergolizzi non vuole approcci superficiali e approssimativi in termini di concentrazione e vis agonistica. Ragion per cui, facendo di necessità virtù, trasforma le assenze di Doda e Ficarrotta in una potenziale opportunità per fornire al gruppo nuovi input.

Cambio di modulo e rotazione mirata degli interpreti per evitare di appiattire troppo una vigilia di gara vissuta inconsciamente in modo fin troppo insipido. Palermo schierato per l'occasione con un 3-4-3. Fallani, in ottica impiego dei profili under, si gioca la sua meritata chance tra i pali. Accardi torna protagonista in qualità di perno di una linea difensiva a tre completata dai soliti Lancini e Crivello. Esterni alti sui due binari, Langella a destra e vaccaro sul fronte opposto. Martin e Martinelli il binomio filastrocca che conferisce fosforo, qualità e sostanza in zona nevralgica. Santana torna titolare e capitano, l'argentino è aculeo di un tridente che vede il giovane Lucera sull'altro versante e bomber Ricciardo riferimento centrale.

I primi venti minuti scorrono via senza lasciare particolarmente il segno.  Contesa calcisticamente caotica, estremamente approssimativa sotto il profilo geometrico e dei contenuti tecnici. Il Palermo, forte della sua marcata superiorità, prova a fare la partita ed a mettere un pizzico di ordine e linearità alla propria manovra. La Palmese resta corta, compatta ed aggressiva,  preoccupandosi di mantenere la densità e non lasciare neanche le briciole in termini di spazio e tempo al quotato avversario. Chiude gli occhi, serra  i ranghi, pressa e corre forte la generosa formazione di casa. Quando la sfera si aggira pericolosamente negli ultimi venti metri, spazza lontano, senza fronzoli ed esitazioni di sorta. La compagine di Pergolizzi, tuttavia, fa fatica a trovare fluidità ed incisività in fase di costruzione.  La Palmese si chiude con ordine e attua pressing e raddoppi di marcatura con grande abnegazione ed altrettanta vigoria. La chance più nitida per gli ospiti capita sulla testa di Santana, ma l'incornata dell'argentino non inquadra l aporta sul cross ben calibrato da Langella. Una battuta al volo di Lucera controllata in due tempi dall'estremo difensore di casa. Una bella percussione sull'esterno di Langella che non trova il compagno pronto a chiudere nel cuore dell'area. Due cartellini gialli comminati a Granata e Vaccaro. L'infortunio di Crivello, probabile problema muscolare, che costringe l'ex Spezia alla resa. Pergolizzi manda dentro Ambro e predispone il ritorno alla difesa a quattro.