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la ripresa

Palermo, verso il match di Catanzaro: Baldini è chiamato a sfatare due tabù

Palermo

Tra sette giorni il Palermo tornerà in campo e affronterà il Catanzaro di mister Vivarini con l'obiettivo di sfatare due tabù

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"Tra il Palermo e la rimonta al Bari: il mal di trasferta e gli scontri diretti". Titola così l'edizione odierna del "Giornale di Sicilia", che punta i riflettori sulla ripresa del campionato. Mancano sette giorni ed il Palermo tornerà in campo. Il prossimo 24 gennaio, la compagine rosanero sarà impegnata sul campo del "Ceravolo" contro il Catanzaro di mister Vivarini, con l'obiettivo di sfatare due tabù "per iniziare la rimonta". Vincere in trasferta e battere una diretta concorrente.

I siciliani, infatti, fin qui non hanno mai vinto (e nemmeno perso) contro le prime della classe: Catanzaro, Bari e Avellino. Ma soprattutto non hanno mai conquistato punti lontano dal "Renzo Barbera" contro nessuna delle squadre che occupano la zona play-off. Gli unici successi sono arrivati fra le mura amiche, così come i tre pareggi contro le tre big del Girone C.

"Baldini, chiamato sulla panchina di viale del Fante proprio per cercare di ridurre il divario, dovrà però fare i conti con due dei principali difetti della sua squadra", si legge. Al fine di invertire la rotta. Appena nove i punti racimolati in dieci partite giocate in trasferta, ovvero la metà rispetto alla capolista Bari o la Turris. Troppo pochi per una squadra dalle dichiarate ambizioni di vertice. Tre le sconfitte di fila contro Picerno, Catania e Latina.

"Di facile, nel tentativo di compiere questa rimonta, non ci sarà nulla", prosegue il noto quotidiano. A partire dell'emergenza Covid-19 che di fatto ha causato il rinvio delle seconda e terza giornata di ritorno del campionato di Serie C. Baldini, infatti, avrebbe dovuto esordire sulla panchina rosanero in casa contro Messina e Taranto. Invece, il battesimo del nuovo corso dell'allenatore toscano alla guida del Palermo avrà luogo lontano dal "Barbera", al cospetto del Catanzaro. Un avvio in salita, seguito da un tour de force di nove partite in 33 giorni.