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Palermo, una freccia all’arco di Corini: Di Mariano, gol e assist per l’attacco rosa

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Francesco Di Mariano è un nuovo giocatore del Palermo FC

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di Nicolò Cilluffo

Un palermitano per il... Palermo. Due rette che sembravano destinate a non incrociarsi mai. Francesco Di Mariano e l'approdo in rosanero, una storia dal sapore di unicum. Il direttore sportivo del club di viale del Fante, Leandro Rinaudo, coadiuvato dal manager di riferimento dell'area scouting del City Football Group, Luciano Zavagno, ha brillantemente definito nei giorni scorsi il trasferimento dal Lecce al Palermo dell'esterno offensivo dal tangibile peso specifico per background ed esperienza in cadetteria. Una pedina ideale per il credo calcistico di Eugenio Corini che pensa di disporre la compagine siciliana in un 4-3-3. Modulo di base che potrà anche variare in un classico rombo, 4-3-1-2, in relazione a tipologia di avversario e contingenze del match in corso d'opera.

Concretizzato il trasferimento a titolo definitivo di Francesco Di Mariano, reduce dalla promozione in Serie A conquistata proprio con la maglia giallorossa, l'attaccante è atterrato nella tarda serata di ieri a Palermo, sua città natale. Il classe 1996, che ha anche vinto i playoff di Serie B due annate fa con il Venezia, non era più nel progetto tecnico di Marco Baroni ed è stato sin da subito ammaliato dalla prospettiva di coronare il suo sogno di indossare la casacca della squadra della sua città natale. L'ex Juve Stabia è un giocatore cresciuto molto sotto il profilo prettamente tattico e della continuità di rendimento nelle ultime stagioni. Intesa triennale con il club targato City Football Group ed investimento vicino al milione di euro per il suo cartellino.

Il nipote diTotò Schillaci muove i primi passi della sua parabola ascendente nel Ribolla - nota scuola calcio palermitana - all'età di quattro anni. Nel 2008/2009 disputa da sotto età il campionato di giovanissimi regionali e mette a segno oltre quaranta reti. Un bottino degno di nota che attira l'attenzione di alcuni top club del panorama calcistico nazionale. Nel 2010 Di Mariano passa al Lecce, step di fondamentale importanza per la sua crescita professionale. Nello stesso anno, riceve la convocazione da parte della Nazionale italiana U15 e l'8 febbraio del 2011 fa il suo esordio con i baby azzurri.

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Nel 2013/2014 il trasferimento nella Primavera della Roma con cui colleziona, in un biennio, sessantuno presenze e realizza venti reti.

Nel 2015/2016 le prime esperienze tra i grandi con Ancona e Monopoli in Serie C. Ventinove apparizioni, cinque gol e un assist. Nella stagione 2016/2017 il Novara sceglie di puntare le proprie fiches sull'attaccante palermitano che esordisce così in Serie B affermandosi, poi, nel torneo cadetto con le prestigiose maglie di Venezia, Juve Stabia e Lecce. Nell'esperienza a Novara da sottolineare è l'incrocio con l'attuale allenatore del Palermo, Eugenio Corini. Sei annate in cui Di Mariano dimostra di essere un giocatore di categoria con giocate d'alta scuola e numeri degni di nota. 167 presenze, venti gol e quindici assist per l'attaccante esterno. Nella scorsa stagione - prima del passaggio al Lecce - il classe 1996 fa il suo esordio in Serie A con il Venezia in una gara contro il Napoli di Spalletti persa per due a zero dagli uomini di Paolo Zanetti.

"Nel reparto offensivo posso ricoprire quasi tutti i ruoli. Prediligo la parte sinistra perché mi trovo molto meglio sia per andare al cross che per accentrarmi sul mio piede preferito in modo da cercare il dialogo con i compagni o in modo da andare al tiro in porta", dice Di Mariano che incarna perfettamente per caratteristiche tattiche e peculiarità tecniche l'esterno di un attacco a tre. Freddezza sotto porta, indole al taglio alle spalle della difesa avversaria. Il destro è il piede preferito, con il quale ama mettere al centro dell'area traversoni interessanti alla ricerca dei compagni più avanzati. Tiro potente e preciso. Rapidità, cambio di passo, buon dribbling e ottima tecnica individuale. Il GenioCorini accoglie dunque una pedina imprescindibile per il suo scacchiere tattico, in grado di poter spostare gli equilibri e sovvertire le gerarchie in seno all'undici titolare rosanero.

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