Di Riccardo Di Falco
IL FOCUS
Palermo, Stulac sale in cattedra: fosforo, geometrie e magie balistiche per Corini
Minuto 104', partita intensa, giocata a ritmi alti, che vede però il Palermo in svantaggio per 1-2 contro un indomito Spezia. Match seguito con viscerale passione e trepidazione dai quasi trentamila spettatori che gremiscono le tribune del Renzo Barbera, che hanno sancito il nuovo record stagionale di presenze.
Il quasi rigore procurato da un irriducibile Edoardo Soleri viene trasformato in punizione dal limite dopo che l'arbitro Francesco Fourneau è stato richiamato all'offical review al Var. Leo Stulac sistema il pallone, conta i passi, assume una perfetta postura con il corpo, brevissima rincorsa, rotazione ed inclinazione da manuale della caviglia, frustata di rara sensibilità balistica con l'interno del destro, esecuzione sublime da palla inattiva che manda in estasi lo stadio Barbera e liberatoria esultanza collettiva sotto la curva nord.
Giornata storta in casa Palermo, gara approcciata non nel migliore dei modi, ma che comunque i rosanero sospinti dal pubblico che non hai mai abbandonato la squadra, sono riusciti a raddrizzare con carattere e personalità grazie alle reti di Mancuso e Stulac che hanno vanificato il doppio vantaggio ligure.. Ancora una volta, le mosse dalla panchina sono risultate decisive con, Corini ha dato la scossa inserendo forze freschee più funzionali alle contingenze tattiche del match in quel preciso momento storico. Ingressi opportuni e rivitalizzanti che hanno ispirato cambio di marcia ed arrembante forcing finale, e scuotendo una formazione che appariva a corto d'idee con lo Spezia attento ed ordinato nell'arginare le velleitarie trame della squadra di casa.
Il tridente ha faticato non poco, imbrigliato da un'ottima retroguardia spezzina che ha lavorato egregiamente per andare ad inibire la costruzione alla sorgente del primo possesso, togliendo tempo e spazio con un pressing ultraoffensivo sulla trequarti al centrocampo di Corini, soffocando con raddoppi sistematici lo sviluppo in ampiezza, con Insigne e Di Francesco quasi mai in partita e Brunori costretto a ripulire palle sporche, spesso remando controcorrente e spalle alla porta, per far salire la squadra, giocare di sponda e legare le trame. offensive. Decisamente opaca di Liam Henderson insolitamente impreciso e poco performante in sede di cucitura del gioco ed inserimento negli spazi.
L'uomo del match è senza dubbio stato Leo Stulac, che ha evitato la seconda sconfitta casalinga, regalando una perla balistica di pregevole fattura. Centrocampista sloveno che ha fame di rivalsa dopo la scorsa stagione vissuta per lunghi tratti ai box a causa di problemi fisici. Ritrovare l'ex Venezia a pieno regime potrebbe costituire un plus notevole per Corini, in ragione di visione di gioco, senso geometrico e doti balistiche del playmajer sloveno. Interprete unico nel suo genere in zona nevralgica in questa rosa, in grado di elevare cifra tecnica e ricercatezza di pensiero in sede di impostazione, conferendo limpidezza, fluidità e verticalità allo sviluppo della manovra del Palermo.. Capacità innata di dettare i tempi gioco, visione periferica e una cospicua dose di fosforo sono tra le caratteristiche preponderanti nel bagaglio tecnico di Leo Stulac che affiancato da intermedi muscolari e dinamici può senz'altro rivelarsi la pregiata bussola nel cuore della mediana rosanero.
La rosa ampia sta permettendo al tecnico Corini di operare un ampio turnover, dando la possibilità a tutti di giocarsi le proprie carte. Il centrocampo costruito dal direttore sportivo Leandro Rinaudo si sta mostrando reparto poliedrico, con tante frecce dardeggianti che possono perfettamente complementari e facilmente assemblabili in relazione alle rispettive peculiarità. Le prestazioni in crescendo di Leo Stulac mostrano quanto il giocatore abbia voglia di rivalsa dopo mesi complicati, costellati da infortuni e una condizione atletica che fisiologicamente non ha mai raggiunto il top.
Per leadership, rendimento e centralità nella costruzione del gioco, Stulac costituisce un elemento imprescindibile per Eugenio Corini, col passare delle settimane sta ritrovando la condizione elevando il proprio standard qualitativo e presto potrebbe diventare inamovibile, specie tra le mura amiche del Barbera. . In zona nevralgica il tecnico nativo di Bagnolo Mella può ruotare gli elementi a propria disposizione, dando sfogo alle proprie capacità di preparazione e lettura del match, in ragione di contingenze tattiche e tipologia d'avversario.
Il pareggio con lo Spezia costituisce comunque un tassello importante nel mosaico che il tecnico Corini sta cercando con sapienza di comporre. I liguri hanno una delle rose meglio attrezzate della Serie B e, complice un avvio difficoltoso, si trovano nelle zone paludose della classifica. In una giornata non particolarmente brillante, facendo estrema fatica in fase di costruzione e mostrando qualche crepa difensiva i rosanero riescono comunque ad agguantare un pareggio casalingo che non smorza gli entusiasmi, bensì li alimenta in vista del match di domenica contro il Lecco.
Protagonista sarà ancora il pubblico dello stadio "Renzo Barbera" nuovamente chiamato a spingere incessantemente i rosanero, così come fatto lunedì sera contro lo Spezia, nell'auspicio stavolta di conquistare l'intera posta in palio.
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