l'analisi

Palermo, Soleri e la finale del destino: sfida al ‘suo’ Padova per conquistare la B

Palermo
Nella doppia sfida finale contro il Padova, Edoardo Soleri può essere ancora una volta l'uomo in più del Palermo di Baldini, all'ultimo step per la conquista della Serie B

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A cura di Luca Silvestri

Decisivo come pochi, per numeri e prestazioni sul campo, capace spesso di incidere sul risultato e nell'atteggiamento di tutta la squadra. Dal Padova al Padova, anche da Edoardo Soleri passa il confronto più importante della storia recente del Palermo. La doppia finale playoff che attende la formazione allenata da Silvio Baldini è senza dubbio la grande occasione per consacrare i valori tecnici e umani di un gruppo che, negli ultimi mesi, ha (ri)trovato se stesso.

Il ritorno dopo diciotto anni del tecnico ex Carrarese in quella che spesso ha definito la 'sua' Palermo, ha certamente avuto un peso specifico non indifferente nel risollevare un gruppo spesso troppo fragile nella testa e nelle gambe, come ampiamente dimostrato dai risultati altalenanti raccolti prima dell'approdo di Baldini. Ciò nonostante, fin dal suo arrivo, Soleri ha sempre rappresentato - per cifra tecnica e atteggiamento propositivo in campo - l'ago della bilancia del reparto offensivo rosanero.

Impattante nel fare reparto da solo, così come nel prendere di sorpresa le retroguardie avversarie, il tutto quasi sempre con meno della metà del tempo di gioco a disposizione. Il 're' dei subentrati,  è stato per qualche tempo soprannominato per via della sua incisività a livello realizzativo entrando a gara in corso, ma Soleri - per il Palermo e per il Silvio Baldini - rappresenta adesso qualcosa di più.

"Quest'anno ho a disposizione un giocatore fortissimo, si chiama Edoardo Soleri, andato in doppia cifra entrando sempre dalla panchina". Queste le parole di Silvio Baldini in sede di conferenza stampa, alla vigilia della semifinale d'andata contro la FeralpiSalò, quando il tecnico aveva capito già da tempo come l'attaccante cresciuto nel settore giovanile della Roma e approdato in rosanero proprio dal Padova in estate, potesse davvero rappresentare un valore aggiunto dell'organico a sua disposizione. Dopo poco più di ventiquattro ore da quelle dichiarazioni, sarà lo stesso Soleri a dargliene prova e dimostrazione, ancora una volta, con un'altra delle sue perle balistiche che archivia, di fatto con novanta minuti di anticipo, la pratica qualificazione per il Palermo. Quasi come a chiudere un cerchio, per il quale, tuttavia, manca ancora da tracciare un'ultima linea.

Arrivato durante la sessione estiva di calciomercato per rimpinguare il reparto offensivo di un Palermo orfano di Lorenzo Lucca, Soleri ha impiegato pochissimo a dimostrare quanto disciplina, dedizione e passione potessero, aldilà dei minuti a disposizione, fare davvero la differenza sul campo. Fin dal suo primo gol con la maglia rosanero nel giorno dell'esordio casalingo in campionato contro il Latina, il centravanti ha messo in luce senso della posizione, istinto del gol e malizia offensiva, arma in più di un Palermo trascinato anche dagli strappi e dalle giocate del suo numero 27.

Quello stesso 27 vestito in passato da giocatori del calibro di Javier Pastore e Josip Ilicic, rifinitori dal piede educato, capaci spesso e volentieri di disegnare calcio in un Palermo d'altri tempi. Calciatori differenti certamente, ma oggi quella maglia è indossata con attaccamento, passione e sacrificio da Soleri, al servizio di una squadra che lo ha eletto asso nella manica del reparto offensivo e di una piazza che si esalta ad ogni giocata ed accelerazione.

Un passato che ritorna, in modalità e tempistiche per certi versi inaspettate. Soleri, qualsiasi sia l'esito della doppia sfida, dovrà attendere per scoprire il suo futuro, con il Palermo che potrebbe esercitare al termine della stagione il diritto di riscatto sul suo cartellino e ripartire proprio dal classe 1997. Un sogno da realizzare, dall'Euganeo al 'Barbera', da Padova a Palermo, dal passato al presente. Un incrocio di destini magico per scrivere una pagina tutta nuova della storia rosanero.

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