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Palermo, Simplicio: “Playoff? Servono cuore e amore. Sabatini mi ha fatto passare la voglia di giocare”

Fabio Simplicio ai tempi del Palermo

Le dichiarazioni dell'ex mezzala brasiliana del Palermo, Fabio Simplicio

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Fabio Simplicio ha effettuato una vera full immersion nel passato da calciatore che lo ha visto protagonista in Serie A.

PALERMO, ITALY - NOVEMBER 10:  Fabio Simplicio of Palermo drives past Walter Gargano of Napoli during the Serie A match between Palermo and Napoli at the Stadio Renzo Barbera on November 10, 2007 in Palermo, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

Forza fisica, intelligenza calcistica, tempi di inserimento e ottima tecnica di base. Doti che, unitamente ad una naturale predisposizione al saceificio, hanno reso FabioSimplicio un giocatore determinante ed unico nel suo ruolo. Passato tra le fila del club di Viale del Fante negli anni tra il 2006 e il 2010, il brasiliano ha lasciato un'impronta più che tangibile nel cuore e nella mente di tutti i tifosi rosanero.

Dalla doppietta siglata contro il West Ham in Coppa Uefa alle giocate di pura classe insieme a MiccoliPastore Cavani. Una vera macchina dei ricordi l'ex centrocampista classe '79 che, ai microfoni di Gold 78 durante la trasmissione Diretta Stadio,  ha voluto rievocare diversi frangenti che hanno contribuito a rendere grande il suo cammino in rosanero e non solo. Ecco le sue parole.

PLAYOFF PALERMO - "E’ un peccato che qui in Brasile non possiamo vedere le partite, possiamo vedere solo la Serie A. Ma ho un grande amico, il magazziniere Pasquale, che mi spiega tutte le situazioni che ha vissuto la società. Spero che possano tornare i bei tempi, è un peccato che ancora non abbiano fatto il salto di qualità ma ancora c’è tempo e spero che la squadra possa raggiungere gli obiettivi prefissati. C’è bisogno di cuore e amore per arrivare dove siamo arrivati noi. Altrimenti non ci arrivi. Io ho ancora rapporto con Sagramola che era nella società in cui sono arrivato, ho provato a indicare qualche ragazzo ma alla fine non è andata bene. Non è andato a buon fine ma magari più avanti le cose cambieranno".

MICCOLI - "Miccoli? Mamma mia. Questo piccolino era devastante. L’unico problema è che ogni volta si incazzava con Cavani (ride). Un giocatore intelligentissimo, di abilità, fuoriclasse. Insieme ad Amauri erano devastanti, mi ha aiutato e insegnato. Giocando a fianco a lui ho avuto più esperienza. Ci faceva giocare il calcio. Era bellissimo e mi divertiva giocare con lui. Voleva sempre la palla, fare uno due e giocare in velocità era stupendo".

LA CARRIERA DELLA ROSA DEL SUO PALERMO -"Penso che tutti i miei compagni abbiano fatto una grande carriera. Sirigu è andato a Parigi, Kjaer al Milan. Magari Bovo poteva avere più chance, a me piaceva tanto. Simplicio? Il nuovo Simplicio sarà difficile. Simplicio è solo uno".

SABATINI - "E' stata una persona che mi ha fatto perdere la voglia di giocare a calcio, sono andato via da Palermo e me lo sono ritrovato anche a Roma ed ho detto 'mamma mia...' (ride ndr.).  Ho avuto proposte di giocare in Italia. Ho preferito andare in Giappone perché in Italia non ho voluto più rischiare. Vi racconto una cosa, quando segnai il gol contro il Napoli, con la maglia della Roma, io esultai correndo verso mia moglie ed accanto a lei c'era anche Sabatini, i miei compagni credevano che io stessi andando lì ha gridare contro Sabatini, poi quando hanno visto che ho andavo verso mia moglie si sono tranquillizzati (ride ndr). Comunque sia lo rispetto come persona e come uomo, il calcio è questo. Sono felice che lui sia sempre in attività perché è un grandissimo professionista."