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Palermo, sfuma la prima idea: il centro sportivo non si farà nell’ex campo Rom. I dettagli

Comune, Regione e SSD Palermo non sono arrivati ad un punto di incontro: il nuovo centro sportivo non sarà costruito nell'ex campo Rom della Favorita

Mediagol52

Sfuma la prima idea del Palermo.

Nelle ultime settimane il club rosanero aveva iniziato un dialogo con il Comune di Palermo per tentare di realizzare il nuovo centro sportivo nell'ex campo Rom della Favorita, area di riserva naturale: tale progetto era stato oggetto di discussione tra i tanti esperti del settore, che avevano manifestato le opinioni contrastanti sulla possibilità di realizzare la struttura in quella zona precisa. L'idea della nuova società è quella di costruire un nuovo impianto polifunzionale nel quale far allenare tutte le proprie formazioni con tre campi da calcio, uno da calcio e 7 ed annessa area spogliatoi.

Nella giornata odierna era previsto un incontro tra il Palermo (rappresentato dall’amministratore delegato Sagramola e dall’avvocato Mazzarella), l’assessore regionale del territorio e dell’ambiente, Salvatore Cordaro e il Comune con l'obiettivo di discutere nuovamente la fattibilità del progetto e cercare di ottenere l'autorizzazione ad iniziare i lavori di ripristino della zona e di costruzione del centro sportivo.

Stando a quanto riportato da La Repubblica, l'incontro non è andato a buon fine per il club rosanero: il nuovo centro sportivo non sorgerà dunque nell’area che fa parte della riserva della Favorita, compresa tra via Case Rocca e viale del Fante. Ad avere la meglio è stata dunque la posizione di Legambiente imperniata sulla particolare ubicazione della zona in questione, compresa, come sopracitato, all'interno di una riserva naturale protetta. Scartata anche l'ipotesi di un altro terreno nei pressi dell'ospedale di Villa Sofia, che il Comune destinerà alla costruzione di un'elipista di soccorso. L'ipotesi che attualmente sembra rimanere viva è quella di costruire il nuovo centro a Fondo Patti, per il quale il Comune avvierà delle verifiche per dare risposte in tempi brevi e dar vita ad un avviso pubblico, al quale potrà partecipare il Palermo di Mirri e Di Piazza.

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