Caos in casa Palermo.
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Palermo in Serie C, i calciatori non ci stanno: “Depredati della nostra dignità, pronti alla lotta”. Il comunicato
I calciatori del Palermo alzano la voce con un duro comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club rosanero
Ultimo posto e retrocessione in Serie C: è questa la decisione del Tribunale Federale Nazionale della FIGC in merito all'illecito amministrativo contestato dalla Procura Federale al club di viale del Fante. Gli uomini di Delio Rossi, però, non ci stanno e a quasi quarantotto ore dalla sentenza del TFN hanno deciso di alzare la voce attraverso un duro comunicato diramato pochi istanti fa sul sito di riferimento del club rosanero, promettendo battaglia.
Di seguito, la nota in questione.
"Come protagonisti principali quali siamo, non riusciamo a trovare alcuna giustificazione per il comportamento del Consiglio Direttivo della Lega B che, alla presenza di componenti in potenziale conflitto di interessi e senza un criterio oggettivo o una potestà normativa, decide di prendere una decisione che stravolge le regole a campionato ormai concluso. Ci chiediamo:
- su quali basi si è deciso di far disputare i play off, quando è stato emesso solo un primo grado di giudizio?
- con che criterio i nostri colleghi del Foggia Calcio hanno perso il diritto a disputare i play out?
Rivendichiamo come calciatori del Palermo Calcio il diritto di poterci guadagnare sul campo la vittoria attendendo, quantomeno, la pronuncia della Corte d'Appello Federale. A quel punto accetteremo il verdetto qualunque esso sia. Ma fino ad allora faremo sentire in ogni sede opportuna e possibile la nostra voce perché siamo stati depredati della nostra dignità. Ci hanno tolto il diritto di sudare per un traguardo.
Ci facciamo rappresentanti di una città ferita, di persone che hanno voglia di urlare che, in uno Stato di diritto, così non funziona, che non si possono calpestare i diritti con un colpo di penna deciso in potenziale conflitto di interessi. Continueremo la nostra lotta fino a quando ci sarà possibile accompagnati dall’AIC, con l’intenzione di far valere e tutelare i nostri diritti.
I calciatori della Prima Squadra dell'U.S. Città di Palermo."
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