"Il Palermo ha il jolly per il suo attacco".
serie c
Palermo, senti l’ex ds del Catanzaro: “Kanoute un grande colpo, svelo ruolo e caratteristiche”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex direttore sportivo del Catanzaro
Titola così l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', che punta i riflettori sull'arrivo in Sicilia di Mamadou Kanoute. "Niente di meglio per il Palermo. Mamadou Kanoute è un incubo per i difensori avversari. Una freccia difficile da fermare, quando sta bene è praticamente inarrestabile", si legge. Esterno offensivo, seconda e prima punta, il classe 1993 è dotato di grandi qualità tecniche e fisiche. Ragion per cui, il Palermo - alla ricerca di un attaccante in grado di ricoprire più ruoli nel reparto - aveva da tempo messo nel mirino il duttile calciatore senegalese. "Completo, veloce e duttile, Kanoute ha caratteristiche e qualità rare in Serie C".
CARATTERISTICHE - Nel corso della sua carriera, Kanoute ha agito da esterno, destro o sinistro, nel tridente di Auteri, mentre con Grassadonia da seconda punta. "Era già molto forte, ma in Calabria è cresciuto parecchio. Kanoute preferisce partire da esterno, a sinistra o a destra, meglio se da lontano, ed è bravo nell’uno contro uno. Per questa categoria ha un’importanza assoluta e infatti, lo scorso gennaio, col Catanzaro abbiamo dovuto respingere le avance continue del Cittadella. Il Palermo, con lui, ha fatto un grande acquisto". Lo ha dichiarato l'ex direttore sportivo del Catanzaro Pasquale Logiudice ai microfoni della Rosea.
Arrivato in Italia nel 2011, Kanoute ha vestito anche le maglie di Benevento (che lo ha preso dalle giovanili laziali del Tor di Quinto), Ischia (7 reti in 27 presenze alla prima annata da titolare) e Juve Stabia (altre 7 gol).
RELIGIONE E FAMIGLIA - Il calciatore originario di Dakar compirà 27 anni il prossimo 7 ottobre ed è "un ragazzo tranquillo, senza grilli per la testa e nemmeno concessioni alla scaramanzia. Ha due grossi punti di riferimento. Uno è la religione: è un musulmano praticante che rispetta i precetti e il Ramadan. L’altro è la famiglia [...]. In Senegal Kanoute torna ogni volta che può. È un uomo-squadra, non uno che spacca lo spogliatoio, e ha spesso un bel sorriso stampato in faccia. Affabile e disponibile per selfie, foto o autografi, ha trascorso due anni da idolo della tifoseria giallorossa", conclude il noto quotidiano.
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