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Palermo, senti D’Angelo: “Minacce e insulti, ho esultato per questo. Sputerei l’anima per questa maglia”

Palermo, senti D’Angelo: “Minacce e insulti, ho esultato per questo. Sputerei l’anima per questa maglia”

Il post su Instagram del giocatore palermitano: "Amo Palermo, è la squadra del mio cuore"

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Il suo gol ha condannato il Palermo.

Stiamo parlando di Sonny D'Angelo. La rete messa a segno dal centrocampista dell'Avellino è costata cara alla squadra di Giacomo Filippi. Nonostante la vittoria conquistata dal Palermo in occasione del match d'andata, a staccare il pass per il secondo turno della Fase Nazionale dei playoff di Serie C è stata proprio la compagine irpina. A condannare i rosanero, il settimo posto: gli uomini di Piero Braglia, infatti, sono riusciti a passare il turno grazie al miglior piazzamento in classifica al termine della regular season.

Un gol, quello di D'Angelo, che continua a far discutere. I tifosi del Palermo non hanno gradito né l’esultanza del calciatore palermitano, ritenuta eccessiva nei confronti della sua città d'origine, né le dichiarazioni rilasciate dallo stesso centrocampista al termine del primo tempo (LEGGI QUI LE PAROLE).

"Non ho esultato in campionato e non l'avrei fatto nemmeno ieri, se non fosse stato per qualche 'finto tifoso' che mi ha massacrato due giorni di fila prima della gara di ritorno! - ha chiarito D'Angelo, attraverso una "storia" pubblicata su Instagram -. Da minacce come 'non giocare il ritorno altrimenti non metti più piede a Palermo', ad insulti a mia mamma. E voi mi insegnate che la famiglia, a Palermo, non si tocca ed è la cosa più importante! La mia esultanza è stata per questo, per fare sciacquare la bocca a questi quattro falliti! Per i tifosi quelli veri sempre massimo rispetto, d'altronde Palermo la amo, è la squadra del mio cuore e sputerei l'anima per quella maglia! Forza Palermo sempre". 

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