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Palermo, Segre garanzia di Corini: Jacopo sfida il Venezia da ex. Quel gol ai rosa…

Palermo
Segre sfida il Venezia, con i lagunari incrocio amarcord e quel gol al Barbera...

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di Simone Ciappa

Il centrocampo del Palermo FC guidato da Eugenio Corini è certamente il reparto sul quale il binomio dirigenziale del club, composto dal direttore sportivo Leandro Rinaudo e dal polo di riferimento dell'area scouting del City Football Group, Luciano Zavagno, è maggiormente intervenuto in sede di mercato estivo. Orfana dell'ormai ex rosanero Francesco De Rose, adesso in forza al Cesena del mentore Mimmo Toscano, Gregorio Luperini volato al Perugia di Castori e la cessione di Jacopo Dall'Oglio all'Avellino, la zona nevralgica rosanero ha subito una vera e propria rivoluzione.

Oltre al rientrante Jeremie Broh e Samuele Damiani, playmaker ed unico superstite della rifondazione della linea mediana che ha conquistato la Serie B con il Palermo nella splendida cavalcata dei playoff promozione di Serie C, l'asset manageriale Rinaudo-Zavagno ha regalato al tecnico di Bagnolo Mella profili di livello nel reparto, dal background di assoluto valore per la categoria. I trasferimenti in rosanero di Leo Stulac, Dario Saric, e Jacopo Segre, rappresentano certamente un plus per il centrocampo di Eugenio Corini, poi completato dall'approdo dal Manchester City del giovane e talentuoso Claudio Gomes, centrocampista dinamico e muscolare che si è ben messo in luce nel corso di questo primo scorcio di torneo. Se per lo sloveno ed il bosniaco  si è trattato di un avvio di stagione certamente al di sotto delle loro reali potenzialità tecniche, dei tre "big" di centrocampo Segre è l'unico che ad oggi è riuscito a dimostrare una certa continuità di rendimento.

Intermedio rapido, dotato di dinamismo, forza fisica ed ottimi tempi di inserimento in fase offensiva, l'ex Torino, Venezia e Chievo, tra le altre, sembra aver acquisito ormai una centralità nello scacchiere tattico ddi Corini. Undici presenze stagionali, di cui dieci di fila dal primo minuto, ed un gol all'esordio in maglia rosanero, nel ko del "Barbera" contro l'Ascoli, certificano la considerazione di cui gode il centrocampista piemontese. Come evidenziato nel corso della vittoria interna con il Parma, Segre, pur non rubando l’occhio si rende utile attraverso un lavoro sporco, fatto di rottura delle trame di gioco avversarie e movimenti funzionali alle esigenze offensive della compagine rosanero.

Jacopo ha tutte le carte in regola per confermare i progressi evidenziati nelle ultime uscite e dare continuità al suo percorso a tinte rosanero introdotto il 27 agosto dalla rete realizzata al debutto con la maglia del Palermo. Il gol, come peraltro dimostrano le 14 marcature siglate in precedenza in carriera, rientra nelle corde dell'ex Perugia. Elemento affidabile pure in termini di esperienza e duttilità tattica. Intermedio di destra o di sinistra, in un centrocampo a tre o all'occorrenza finto trequartista in un 4-2-3-1, la mezzala classe 1997 rappresenta una solida variante tattica al servizio del tecnico Eugenio Corini. Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, il match interno contro il suo passato, il Venezia, squadra con la quale Segre proprio al "Barbera", è anche riuscito a firmare il tap-in del momentaneo 0-1 per la compagine lagunare nel match del 26 ottobre 2018, con i rosanero che pareggiarono al fotofinish grazie al gol di Struna.

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