Il Palermo resta in Serie B.
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Palermo, S. Tuttolomondo: “Spiego come gestiremo i 30 milioni messi a disposizione del club”. E su Dragotto…
Le dichiarazioni live, in conferenza stampa, di Salvatore Tuttolomondo
Venti punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso e 500.000 euro di ammenda per il club rosanero: questa è la sentenza emessa, nella serata di ieri, dalla Corte Federale d'Appello. La nuova pena, dunque, scongiura la retrocessione in Serie C - condanna ricevuta in primo grado -, pertanto, il Palermo chiude la propria stagione all’undicesimo della classifica del torneo cadetto con 43 punti. Per effetto di questa sentenza a retrocedere saranno Foggia, Carpi e Padova, mentre i playout saranno giocati tra Salernitana e Venezia.
A poco meno di 24 ore dal verdetto, gli esponenti della Arkus Network, società che lo scorso 3 maggio ha acquistato il club di Viale del Fante attraverso l’spv Sporting Network, sono intervenuti in conferenza stampa allo Stadio "Renzo Barbera", per esprimere la propria opinione e analizzare i progetti ideati e studiati per rilanciare il Palermo Calcio.
Parola a Salvatore Tuttolomondo: "Il nostro intervento è stato determinante quanto quello di tutti coloro che ci hanno sostenuto. Se non ci fosse stata questa sollevazione generale, presumibilmente non avremmo ottenuto questo risultato ossia la riammissione in B. 30 milioni? I primi 10 milioni sono serviti già in buona parte per la compensazione dei debiti tributari gestionali, 5,5 milioni sono i compensi e le retribuzioni dei calciatori. Tutto il resto serve per allestire una squadra competitiva, laddove non bastassero abbiamo già avuto manifestazione d'interesse da parte di imprenditori consolidati che hanno dichiarato l'impegno minimo di tre milioni. Lo avrebbero fatto anche in caso di Serie C e quindi dobbiamo fargli un plauso, comunque con i 30 milioni riusciremo a gestire ogni cosa magari con qualche sacrificio. Confronto con Dragotto? Non lo conosco personalmente, non l'ho invitato a partecipare e tantomeno lo farò. Del signor Dragotto ne possiamo fare a meno".
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