Le condizioni del campo del «Barbera» destano non poche preoccupazioni ad un mese esatto dall'inizio del campionato di Serie D
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Palermo, questione campo: due mesi per riportare il manto del “Barbera” al top
Un'altra questione da risolvere per il club rosa. L'agronomo della Lega B, Giovanni Castelli: "Visto che il tipo di erba presente dà il suo meglio in estate, se ben curata, nel giro di un mese e mezzo o al massimo due si può riprendere il problema"
Il manto erboso dell'impianto sportivo di Viale del Fante - come riporta all'interno della propria edizione odierna Il Giornale di Sicilia - presenta al momento delle evidenti chiazze di terra, sintomo della mancata manutenzione che di fatto andrebbe ormai avanti dalla fine dello scorso campionato di Serie B, vale a dire da oltre due mesi e mezzo.
I consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle hanno presentato al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, una interrogazione con risposta scritta per domandare dei chiarimenti relativi alle condizioni del terreno di gioco e sulla convenzione dello stadio "Renzo Barbera", oltre che in merito alla concessione in uso dell'impianto, che rischia fortemente di non essere pronto per l'esordio del nuovo Palermo davanti al pubblico di casa.
La questione campo, però, potrebbe essere risolta in tempi relativamente brevi poiché, per quanto riguarda il "Barbera", la situazione sarebbe meno grave di quanto possa apparire allo stato attuale. Questa, perlomeno, è la rassicurazione fornita da Giovanni Castelli, agronomo di fiducia della Lega B, nonché membro della commissione impianti sportivi della Figc e consulente della Uefa:
"Ho l'evidenza dello stato del campo nella fase finale del campionato, fin quando il Palermo ha giocato l'ultima gara interna era adeguato e assolutamente buono, se non eccellente - afferma ai taccuini del noto quotidiano regionale -. Il campo di Palermo, come molti campi del centro-sud, ha però una particolarità: verso settembre-ottobre viene seminato un tipo di erba invernale, che al termine del campionato lascia il posto ad un'erba adatta per le temperature estive. In sostanza, il «Barbera» è come un armadio con vestiti invernali ed estivi. Per le note vicende, il cambio d'abito a maggio non c'è stato e oggi il campo sembra devastato".
Niente di particolarmente anomalo, quindi, ma l'abbandono del campo da parte della società controllata da Arkus Network ha provocato un ritardo che il nuovo Palermo rischia di pagare con un terreno di gioco ovviamente inadeguato, almeno durante le prime uscite della stagione. Le tempistiche, di fatto, non lascerebbero ben sperare per vedere un "Barbera" recuperato in maniera totale ed in tempo per l'esordio in campionato:
"Proprio perché siamo in piena estate e il tipo di erba presente dà il suo meglio proprio in questo periodo, se ben curata, nel giro di un mese e mezzo o al massimo due si può riprendere totalmente il problema. Giocarci sopra? Più che altro è un rallentamento dell'efficacia", conclude Castelli, il quale è però fiducioso in merito alla possibilità di ottenere un manto erboso adeguato entro il 18 novembre, ovvero quando l'Italia di Roberto Mancini giocherà a Palermo: "Se l'obiettivo è quello di avere un campo all'altezza per la Nazionale, non vedo grossi problemi".
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