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Palermo, quando Dybala sembrava Messi e Gastaldello gelò il “Barbera” allo scadere…

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Quasi dieci anni dopo, Gastaldello spera di ammutolire il "Renzo Barbera" ancora una volta. Il suo Brescia è chiamato ad evitare la retrocessione diretta e proprio il pareggio sarebbe un risultato utile per le "rondinelle".
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di Davide Raja

La memoria corre fino alla prima giornata di Serie A 2014/2015 con un Palermo neopromosso dopo aver dominato nella precedente annata in cadetteria sotto la guida del tecnico Beppe Iachini. Il primo ostacolo davanti a Stefano Sorrentino e compagni era  Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.

Sfida che ha fatto brillare il fulgido talento di Paulo Dybala, per la prima volta da protagonista in massima serie, autore di un magnifico gol servito dall'allora capitano Edgar Barreto. L'argentino, inseritosi perfettamente sul filo del fuorigioco, piazzava la sfera chirurgicamente con il sinistro freddando il portiere blucerchiato per il vantaggio rosanero. Una prestazione sontuosa della "Joya", esaltata anche dall'allenatore avversario, il compianto Sinisa Mihajlovic che nel post partita aveva affermato: "Dybala ha fatto il Messi e spero per i rosa che continui così per tutto il campionato".

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La partita sembrava dipanarsi ulteriormente in discesa per il Palermo, specialmente dopo l'espulsione di Vasco Regini, difensore della Sampdoria, per doppia ammonizione. Tuttavia, nonostante l'inferiorità numerica, sugli sviluppi di una mischia da calcio d'angolo, il pallone è capitato tra i piedi di Daniele Gastaldello che con il sinistro ha fulminato Sorrentino oltre il novantesimo, regalando un prezioso pareggio ai blucerchiati e gelando il pubblico del "Renzo Barbera".

L'ultima gara da avversario di Gastaldello a Palermo risale al 2019, ultima storica annata dell'U.S. Città di Palermo,  l'attuale coach delle Rondinelle era tra i protagonisti di uno scontro al vertice in Serie B indossando proprio la maglia del Brescia, oltre che titolare della fascia da capitano. Anche in quella partita i rosa erano riusciti a passare in vantaggio grazie alla firma del proprio capocannoniere, in questo caso di Iljia Nestorovski, ma si è ripetuto quasi lo stesso copione della gara precedentemente citata, ovvero il pareggio ospite a novantesimo inoltrato. Gol non realizzato stavolta dal classe 1983, bensì da Tremolada, attualmente del Modena e miglior assistman della cadetteria, che sorprese Brignoli con un beffardo tirocross, complice il forte vento che quella sera soffiava al "Barbera". La stagione del Brescia era culminata nella promozione in Serie A e ad allenare le "rondinelle" in quel campionato trionfale per i lombardi c'era proprio mister Eugenio Corini.

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Dal passato al presnte, il passo è più breve di quanto si possa immaginare. Gastaldello è divenuto da pochi mesi l'allenatore del Brescia con il difficile compito di risalire una classifica estremamente deficitaria e e di evitare una cocente retrocessione per una piazza come quella lombarda che ha sempre ambito ad un ritorno in Serie A. Il Palermo spera che questa sindrome da rimonta, che ha già "afflitto" i rosa per buona parte del campionato, non rovini la festa del Barbera anche venerdì sera. Un risultato di parità potrebbe essere molto utile alle "rondinelle" evitando matematicamente la retrocessione diretta e condannando il Perugia indipendentemente dal risultato degli umbri contro il Benevento. Un punto al Palermo potrebbe con ogni probabilità non bastare, vista la folta concorrenza che in classifica, per blindare il proprio posto in zona playoff. Destini incrociati, obiettivi ed ambizioni diverse, motivazioni feroci. Medesima e spasmodica voglia di tagliare i rispettivi traguardi. Palermo e Brescia sono pronti a sfidarsi sul rettangolo verde ed a regalare emozioni forti al numeroso pubblico che accorrerà al Renzo barbera.

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