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Palermo-Potenza, Sagramola non ci sta: “Ci adegueremo alla situazione, ma serve chiarezza”

L'amministratore delegato dei rosanero ha detto la sua in merito alla situazione

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Il Palermo sta vivendo un inizio di stagione a dir poco traumatico.

I rosanero dopo un avvio tutt'altro che spumeggiante si sono dovuti arrendere al Covid 19 che ha colpito ben 13 elementi della prima squadra e due membri dello staff tra i quali figura anche il tecnico Roberto Boscaglia. È stata rinviata in via cautelativa la sfida contro la Turris, stessa sorte è toccato al match di Catanzaro per il quale i rosanero si sono giocati il cosiddetto jolly. Il club di Viale del Fante in attesa di effettuare un altro giro di tamponi ha a disposizione soltanto 12 calciatori ai quali però si potranno unire 4 elementi della Primavera che andranno così a comporre il numero necessario per scendere in campo. Si giocherà infatti, al momento, il recupero contro il Potenza del 29 ottobre visto e considerato che i rosanero raggiungerebbero la quota minima per disputare un incontro. Sulla tale questione ha detto la sua l'a.d., Rinaldo Sagramola, che ha parlato così attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport'.

"Per me i giocatori da considerare dovrebbero essere solo i professionisti e i giovani che hanno giocato almeno un minuto. La norma è vaga, va interpretata e mi auguro lo si faccia con buon senso. Dobbiamo sapere come orientarci in futuro. Il confronto con i dirigenti della Lega non è astioso o polemico: ci adegueremo alla decisione, ma mi aspetto che si faccia chiarezza. Certo che se avessimo saputo prima che i Primavera andavano conteggiati in quest’ottica, non li avremmo convocati. Affrontare l’Avellino in 22 o 23, che cosa ci avrebbe cambiato? Decidere a posteriori un dettaglio così importante, non mi sembra giusto. Così come non credo possa risultare determinante l’assegnazione del numero di maglia che talvolta avviene per i motivi più disparati. Per me i Primavera non fanno parte del gruppo- squadra, si chiamano all’occorenza, e spesso tornano tra i loro coetanei dopo qualche allenamento. Nel nostro caso, per via del ragazzo dell’Under 17 trovato positivo, anche la Primavera è finita in quarantena".

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