"Un modulo base e due alternative da studiare". Esordisce così l'edizione odierna del Giornale di Sicilia, che mette sotto la luce dei riflettori il Palermo che verrà e i possibili volti tattici che potrà assumere. Nella seconda parte della scorsa stagione - dall'approdo in panchina di Giacomo Filippi in poi - la formazione rosanero ha vinto e spesso convinto, scendendo in campo con schieramenti tattici e idee di gioco sempre più delineate. 3-4-2-1. Questo il mantra inamovibile del tecnico rosanero, capace di rivitalizzare con queste quattro cifre una squadra scarica nella testa e nelle gambe.
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Palermo, possibile cambio di modulo? Diverse opzioni per la squadra che verrà
Difesa a tre o a quattro? Centrocampo con il regista o mediana a due? Trequartista o tre punte mobili? Diverse le opzioni tattiche messe sul tavolo dal tecnico rosanero in vista della prossima stagione
Oggi, le dinamiche legate al mercato e all'organico a disposizione, sono estremamente diverse rispetto a quelle di alcuni mesi fa. L'addio di Lorenzo Lucca ha lasciato un vuoto considerevole nel reparto avanzato, che dovrà essere reinventato tenendo conto delle caratteristiche tecniche, diverse, dei nuovi innesti Soleri e - a partire da lunedì - Fella. Quest'ultimo soprattutto rappresenterebbe un jolly tattico molto importante per Filippi, che starebbe già pensando all'ipotesi di schierarlo sia come ala nel tridente, che come seconda punta nel caso di un duo offensivo. Tutte dinamiche che saranno affrontate e analizzate meglio a partire da lunedì nel ritiro di San Gregorio Magno, dove si discuterà anche dell'assetto che dovrà assumere la linea di centrocampo.
Le corsie esterne - dove il Palermo ha già due giocatori interscambiabili per ruolo - sono la vera certezza del reparto mediano. Valente e Almici i titolari, Giron e Doda i doppioni. In mezzo, però, la situazione cambia sensibilmente: anche qui quattro gli interpreti del ruolo, considerato però tra questi anche Broh che si avvicina alla cessione. Luperini e De Rose hanno dimostrato, nella scorsa stagione, di essere i centrocampisti che meglio eseguivano i compiti tecnici e tattici assegnati loro da Filippi. Si ripartirà proprio da questi ultimi, con Odjer al momento unico potenziale rincalzo del duo mediano. L'ex Catania potrebbe tornare a calcare il campo dal primo minuto soltanto nel caso di un eventuale cambio del sistema di gioco, con un Palermo che passerebbe al 3-5-2 e avrebbe necessariamente bisogno di una pedina di corsa e rottura in mezzo al campo.
Tutte variabili tecniche, al momento, impossibili da valutare nel complesso, ma che non si ripropongono in difesa. Il pacchetto arretrato, infatti, è il più ricco dell'organico anche senza gli esuberi. Esclusi i partenti Crivello e Somma, sei sono i difensori centrali di ruolo a disposizione di Filippi. "Accardi e Buttaro a destra, Lancini e Peretti in mezzo, Marconi e Marong a sinistra". Come sottolinea il Giornale di Sicilia, un'abbondanza che non dovrebbe - almeno in partenza - lasciare adito a dubbi o perplessità sull'utilizzo della retroguardia a tre davanti a Pelagotti. Quest'ultima dovrebbe infatti essere la vera certezza iniziale del Palermo che verrà, considerata la spiccata propensione da parte dello stesso Filippi a non voler passare ad un reparto a quattro, come quasi mai visto nel corso della sua gestione. Un gioco di variabili, tutte in attesa di essere svelate nel ritiro di San Gregorio Magno.
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