di Sergio Tomaselli
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Palermo, plus in difesa per Corini: sicurezza e solidità per la A, ecco Ceccaroni
Comporre un reparto difensivo solido non è mai cosa facile, specialmente per un campionato ostico come la Serie B. In particolar modo per una squadra che deve e vuole puntare alla promozione in Serie A. La retroguardia è il primo tassello, la costruzione del gioco dal basso. E se è vero che per vincere bisogna segnare un gol più dell'avversario, è altrettanto vero che una difesa rocciosa è il primo passo verso un'ottica vincente.
Lo sa bene il Palermo, che nello scorso campionato di Serie B non ha spiccato per solidità nelle retrovie. Quarantanove i gol subiti dalla compagine di Corini, troppi per ambire alla promozione o ai playoff. Gli stessi del fanalino di coda Benevento, molti di più rispetto alle prime otto. E non sono bastati gli undici clean sheet collezionati da Mirko Pigliacelli, le rimonte subite hanno fatto da padrone.
Lo sa bene Leandro Rinaudo, direttore sportivo rosanero, che ha concentrato i primi colpi della nuova campagna acquisti per rinforzare la difesa. Dal Frosinone, vincitore della scorsa Serie B, è arrivato l'esperto Fabio Lucioni. Ma un altro colpo di spessore, per caratura ed età è quello di Pietro Ceccaroni. Classe 1995, ventisette anni ed ex capitano del Venezia. Con i lagunari, il difensore centrale ligure ha trovato la sua dimensione, ha conquistato una promozione in Serie A grazie ai playoff. Recordman di presenze nella stagione 2020/21, quarantadue apparizioni, molte con la fascia al braccio, e tre gol. Ovvia la conferma in massima Serie A, ancora da leader. La stagione del Venezia però è sfortunata, a fine anno i veneti retrocedono nuovamente in cadetteria. Ceccaroni sarà uno dei pochi a spiccare per costanza di rendimento, trovando anche due reti, nell'undici arancioneroverde.
Ancora una volta confermato per la Serie B, ma dopo una stagione una spanna sopra i compagni di reparto, la categoria sembra andargli stretta. Nella sessione invernale di mercato lascia il Venezia dopo tre anni e mezzo e si trasferisce al Lecce, neopromosso in Serie A. Entrare a campionato in corso e imporsi nelle gerarchie non è semplice. Il reparto arretrato salentino è composto da calciatori già rodati, con un tecnico - Marco Baroni - dalle idee chiare. Il redivivo Umtiti e l'esplosione di Baschirotto non hanno permesso a Ceccaroni di ritagliarsi il suo spazio. Solo due presenze in Puglia, a giugno il ritorno in laguna. Poi l'offerta del Palermo, un'offerta quasi irrinunciabile vista la caratura e le ambizioni dei rosanero targati City Football Group.
Da sempre schierato in coppia con un altro centrale in una retroguardia a quattro, Pietro Ceccaroni potrebbe rappresentare un plus per il tecnico Eugenio Corini. Il terzetto difensivo, tanto caro al tecnico di Bagnolo Mella, potrebbe potenzialmente trasformarsi in una classica difesa a quattro. Visto anche il curriculum non solo dell'ex Venezia ma anche di Fabio Lucioni, entrambi da sempre impiegati in un quartetto, le valutazioni di Corini dovranno concentrarsi anche su questo versante.
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