Lo sa bene Leandro Rinaudo, direttore sportivo rosanero, che ha concentrato i primi colpi della nuova campagna acquisti per rinforzare la difesa. Dal Frosinone, vincitore della scorsa Serie B, è arrivato l'esperto Fabio Lucioni. Ma un altro colpo di spessore, per caratura ed età è quello di Pietro Ceccaroni. Classe 1995, ventisette anni ed ex capitano del Venezia. Con i lagunari, il difensore centrale ligure ha trovato la sua dimensione, ha conquistato una promozione in Serie A grazie ai playoff. Recordman di presenze nella stagione 2020/21, quarantadue apparizioni, molte con la fascia al braccio, e tre gol. Ovvia la conferma in massima Serie A, ancora da leader. La stagione del Venezia però è sfortunata, a fine anno i veneti retrocedono nuovamente in cadetteria. Ceccaroni sarà uno dei pochi a spiccare per costanza di rendimento, trovando anche due reti, nell'undici arancioneroverde.
Ancora una volta confermato per la Serie B, ma dopo una stagione una spanna sopra i compagni di reparto, la categoria sembra andargli stretta. Nella sessione invernale di mercato lascia il Venezia dopo tre anni e mezzo e si trasferisce al Lecce, neopromosso in Serie A. Entrare a campionato in corso e imporsi nelle gerarchie non è semplice. Il reparto arretrato salentino è composto da calciatori già rodati, con un tecnico - Marco Baroni - dalle idee chiare. Il redivivo Umtiti e l'esplosione di Baschirotto non hanno permesso a Ceccaroni di ritagliarsi il suo spazio. Solo due presenze in Puglia, a giugno il ritorno in laguna. Poi l'offerta del Palermo, un'offerta quasi irrinunciabile vista la caratura e le ambizioni dei rosanero targati City Football Group.
Da sempre schierato in coppia con un altro centrale in una retroguardia a quattro, Pietro Ceccaroni potrebbe rappresentare un plus per il tecnico Eugenio Corini. Il terzetto difensivo, tanto caro al tecnico di Bagnolo Mella, potrebbe potenzialmente trasformarsi in una classica difesa a quattro. Visto anche il curriculum non solo dell'ex Venezia ma anche di Fabio Lucioni, entrambi da sempre impiegati in un quartetto, le valutazioni di Corini dovranno concentrarsi anche su questo versante.
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