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Palermo-Padova, verso la Finale playoff: Baldini… cuore, coraggio ed emozioni

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L'analisi del tecnico del Palermo, Silvio Baldini, alla vigilia dell'ultimo atto della sfida contro il Padova di Massimo Oddo, match di ritorno della Finale playoff promozione di Serie C 2021-2022

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Ci siamo! E' giunto il giorno tanto atteso da due città intere, Palermo e Padova questa sera si sfideranno per l'atto conclusivo della Finale playoff di Serie C. L'ultimo atto di questi spareggi promozione, che questa sera vedranno soltanto una delle due squadre festeggiare la promozione verso la Serie B. Si parte dallo 0-1 dell'"Euganeo" conquistato nella sfida d'andata dalla formazione rosanero di Silvio Baldini. Si arriva all'appuntamento di questa sera del "Renzo Barbera", con uno stadio traboccante di passione, di gioia, di tensione e di amore verso i colori della propria squadra del cuore: da una parte i rosanero, dall'altra i biancoscudati, due tifoserie che daranno vita ad uno spettacolo di bandiere e vessilli sventolanti a festa, unite da un solido gemellaggio ultratrentennale.

Pubblico delle grandi occasioni quello che gremirà gli spalti dell'impianto di viale del Fante, in occasione di questa finalissima. Oltre 33.000 gli spettatori che saranno presenti al "Barbera" per l'ultima sfida della stagione, in uno stadio ancora una volta sold out (la quarta consecutiva) dopo i match contro Triestina, Virtus Entella e FeralpiSalò. Saranno circa 500 i supporters provenienti dal Veneto per sostenere la formazione biancoscudata di Chiricò e compagni. Alla vigilia dell'ultimo atto di questa supersfida che vale l'ultimo posto disponibile verso la prossima Serie B, il tecnico del PalermoSilvio Baldini, ha presentato così la gara in programma questa sera alle ore 21.15, valida per il ritorno della Finale playoff di Serie C.

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IL CALCIO E' EMOZIONE - "Abbiamo fatto le cose normali, in questi playoff abbiamo affrontato squadre forti e abbiamo avuto la fortuna di vincere i primi incontri. Dobbiamo pensare di aver perso e farci trascinare da questo entusiasmo, sapendo che questa volta se tutto andrà per il verso giusto potremo gioire. Sappiamo l'importanza della partita, bisogna stare fiduciosi. Ci siamo allenati bene, in questi playoff ne abbiamo vinte 5 e pareggiate 2. Questo vuol dire che la squadra ha dei numeri confortanti, dobbiamo metterci il cuore per cercare di correre il più possibile perché è l'ultimo sforzo. Matrimonio Brunori? Lo sapevamo da tempo, formarsi una famiglia è importante e non avrebbe potuto rinunciare. Tutti noi siamo stati felici che lui sia andato, domani giocherà ancora con più fiducia. Il calcio non è legato a delle regole, ad esempio noi non facciamo ritiro. Il calcio è fatto di emozioni, in questo momento se lui non si fosse sposato avrebbe fatto la cosa più sbagliata perché non sarebbe potuto essere felice. Lui deve avere nel cuore serenità e felicità per giocare domani sera".

QUESTIONE DI CUORE - "Io non ho studiato niente, dobbiamo giocare come all'andata. Se tu riesci a giocare con il cuore, il resto è secondario. Tante volte è più facile parlare di moduli ma io credo che il Palermo se avesse ragionato così poteva arrivare in un piazzamento discreto nei playoff ma poi sarebbe uscito. Noi abbiamo sempre ragionato cercando la prestazione per legarla a un qualcosa che va oltre il risultato. Nella partita nel bene e nel male non dobbiamo arrenderci, solo lì possiamo trovare le sensazioni che ci dicono chi siamo. Questi discorsi a certe teste di c***o che stanno nel calcio possono dare fastidio, ma io non devo fare nessun tipo di carriera e mi basta parlar così perché so che arrivo nel cuore dei giocatori e riconosco che al popolo palermitano interessano questo tipo di messaggi. La FeralpiSalò non era il Milan, la Juventus o la Roma ma la gente ha riempito il Barbera perché è sintonizzata con noi. La città sente questa corsa al biglietto perché le persone vogliono vivere certe emozioni e questa è la cosa più bella che possa accadere".

LA FORMAZIONE - "Formazione? Cambiamenti non ce ne saranno. Saranno gli stessi a giocare questa finale, sono quelli che hanno dato garanzie. Il lavoro ti deve dare conforto che va al di là del risultato. Non dobbiamo aver paura di niente, dobbiamo avere il coraggio di dare libertà a tutto quello che abbiamo dentro per regalare una gioia al popolo palermitano pur sapendo che ci sono degli avversari. Speriamo possa accadere anche domani, a volte nella vita una persona passa col semaforo verde e c'è un pazzo che passa col rosso e ti fa fare una brutta fine. Io cerco di stare attento anche col verde, so che può succedere qualsiasi cosa domani ma voglio pensare che i miei giocatori domani faranno l'ultimo passo per regalare questa gioia al popolo palermitano".

CHANCE DI VITA -  "Il momento più bello di questo percorso? Il 23 dicembre quando Castagnini mi ha chiamato per propormi la panchina del Palermo. Nei momenti di difficoltà ho sempre saputo di non volere mollare, io ho sempre fatto tesoro di questo pensiero. I momenti non sono negativi quando non vinci, ma a volte possono essere momenti negativi quando vedi che una squadra non crede in quello che fa. Momento più difficile? Non esiste, quando puoi giocarti le tue opportunità dopo diciotto anni di attesa le cose difficili non esistono. Comunque andrà domani so che devo essere felice perché so di essermi giocato le mie chances. L'unica cosa che mi da fastidio non è pensare alla sconfitta, ma è pensare alle persone che godono nel vedere le altre persone che stanno male. Chi ha la cultura ha un qualcosa di profondo che può essere la fede o qualsiasi cosa che ti porta ad andare oltre alla realtà e i meschini non possono farlo. Cerco di gestirmi quando vedo queste persone, non posso mettermi al piano loro. Voglio accettare anche i meschini".

PROFESSIONALITA' E COSCIENZA -  "Assenza di Brunori a due giorni dalla sfida? Dobbiamo fare le cose che è giusto fare. Perché complicare la vita a un ragazzo che deve sposarsi? Noi avremmo dimostrato forza o professionalità a farlo stare qua? Salvi la faccia e ti comporti come un grande club? Questo vuol dire vedere questo mondo con occhi ipocriti. Brunori può anche giocare male, non mi importa. A me importa che lui sia felice di ciò che ha fatto. A me interessa che Brunori sia sereno, non possiamo rinunciare alla sua serenità solo per dimostrare agli altri la nostra professionalità. Qualcuno dirà che siamo stati dilettanti, e io mi accontento di essere dilettante pur di non rendere una persona triste o frustrata. Bisogna cercare la prestazione, pressare tutti insieme e soffrire tutti insieme. Tutte queste cose non puoi trovarle se non sei fiducioso. Noi siamo orgogliosi di aver fatto questo, ma so già quale sarà la risposta in base a ciò che accadrà domani sera. Le persone credono di essere furbe, credono che avere il conto in banca grande vuol dire essere il più bravo o il più bello. Queste persone sono infelici e il messaggio che passa è che Brunori non avrebbe dovuto sposarsi. Non potevi togliere a uno la possibilità di crearsi una famiglia. Questo è il messaggio da passare, a noi vogliono metterci sulla corda per farci passare come incompetenti. Noi facciamo colazioni, pranzi insieme. Tutti i giorni parliamo di ciò che accade in campo, analizziamo i nostri errori. E allora, siamo incompetenti? Noi cerchiamo di dare risposte alla nostra coscienza".

L'AMORE DELLA GENTE - "Non mi preparo prima cosa dirò ai ragazzi. A volte non ho anche detto niente, dormirò stasera come sempre. So l'importanza della posta, normalmente vado a letto presto e mi sveglio verso le 5 del mattino. Le mie ore di sonno son quelle, non sarà il Padova a non farmi dormire. La cosa che più mi dispiace è vedere gli sciacalli che cercheranno di godere della nostra tristezza. A me interessa che questi ragazzi abbiano capito che tramite lavoro e fede puoi trovare un qualcosa che nessuno ti può dare. Vedere la gente che ti vuol bene e che ti ringrazia è una grande gratificazione. Questa è la cosa più bella che posso sentirmi dire. Non ho ancora deciso tra Dall'Oglio e Odjer, lo dirò ai ragazzi stasera. Noi andremo avanti con il nostro copione, ma sappiamo che domani la partita potrà finire anche al 120'. Con lo staff abbiamo analizzato gli eventuali problemi, sarebbe da negligenti non pensare a questi aspetti anche se noi siamo convinti che la partita finirà al 90'. Le partite si vincono con quelli che entrano e non solo con i giocatori che entrano dall'inizio".

IN FINALE CON FEDE - "Noi ci stiamo giocando una finale bellissima e bisogna essere orgogliosi. Io voglio vedere i miei giocatori che se la vadano a giocare, a me da fastidio vedere gli ipocriti che godono nel vedere le persone che stanno male. Voglio accettare di vivere in mezzo a queste persone, mantenendo le distanze. Io mi riferisco a un mondo in cui a ognuno piace fare il professore e quando vedono uno come me che cerca di essere veicolo di un messaggio importante non apprezzano. Le persone devono avere fede, se le persone hanno un credo che va oltre la realtà aiuterai sempre chi va in difficolta. Nel calcio senti persone che ti dicono che conta solo vincere e che il secondo non sarà ricordato. Nessuno condanna certi messaggi, è più semplice seguire il carro dei vincenti. Quando si picchiano degli ultras è solo un capro espiatorio, prima di diventare adulti gli è stata data una cultura sbagliata. In galera dobbiamo mandare quelli che hanno creato una cultura di divisione perché hanno avuto interesse a far credere che nel calcio conta solo la vittoria o chi è più bravo. La colpa più grande di una guerra o di una rivalità è di chi non ha fatto capire alle persone che si può essere felici nelle cose semplici come nella natura, negli animali o nell'amicizia".