PALERMO

Palermo, nuovi equilibri: la mission di Castagnini, Filippi e il calciomercato

Palermo, sbagliando si impara. Le mosse del club che prova a fare tesoro degli errori commessi nella stagione scorsa: ripartizione definita di ruoli e competenze specifiche in ambito dirigenziale e strategia chiara in sede di calciomercato

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Un anno travagliato, costellato da numerosi fattori di criticità, comunque intenso e formativo.

L'impatto del nuovo Palermo di Hera Hora nell'universo del professionismo non è certamente stato dei più agevoli. Il riverbero trasversale e rovinoso della pandemia da Covid-19, le divergenze perpetrate tra il presidente Dario Mirri ed il socio recedente Tony Di Piazza, le topiche gestionali e programmatiche culminate nel flop dell'era Boscaglia, il brillante finale della squadra targato Filippi con il sogno promozione infrantosi nella pancia dei playoff.

Forte dell'esperienza maturata nella stagione calcistica appena conclusa, desideroso di trarre beneficio ed insegnamento dagli errori commesi, il club rosanero prova a resettarsi sotto il profilo concettuale e operativo in sede di pianificazione del prossimo campionato.

Una ripartizione più netta e marcata di ruoli e competenze specifiche, in relazione a peculiarità, mansioni e responsabilità dei singoli profili manageriali in seno all'organigramma societario. In qualità di direttore sportivo del club, Renzo Castagnini sarà il polo dirigenziale di pertinenza e riferimento dell'area tecnica. L'equilibrio e l'onestà intellettuale che hanno caratterizzato la serena autocritica del dirigente toscano nel corso della conferenza stampa tenutasi lo scorso 14 giugno costituiscono un ottimo viatico in vista della prossima stagione.L'ex responsabile del settore giovanile della Juventus si assumerà in prima persona l'onore e l'onere di pensare, costruire e definire l'organico che dovrà nutrire dichiarate ambizioni di vertice nel girone C di Lega Pro edizione 2021-2022.

Una rosa da allestire di concerto con l'allenatore, Giacomo Filippi, in piena conformità ad indicazioni, credo tattico e filosofia calcistica del tecnico rosanero. Compito certamente non semplice, specie in relazione al budget non trascendentale di cui disporrà il ds del Palermo in chiave calciomercato, ma non impossibile da portare a termine in relazione alle sue capacità diplomatiche e negoziali, unitamente alle acclarate competenze calcistiche.

Rinaldo Sagramola resterà Deus ex machina della società per ciò che concerne aspetto gestionale ed amministrativo, realizzazione e patrimonializzazione dei progetti infrastrutturali, rapporti con le istituzioni del mondo del calcio.

Sinergia ed interazioni fisiologiche e virtuose tra i vari comparti in seno al club, ma raggio d'azione inequivocabile e circoscritto per ogni singola professionalità, al fine di evitare fortuite sovrapposizioni o infruttuose commistioni di ruoli.  Chiaro l'intento di esaltare attitudini e peculiarità dei componenti del management, creando i presupposti per una maggiore fluidità sul piano strategico e operativo. Massima cura ed attenzione, parallelamente a novità sostanziali nel modus operandi del club, sono preannunciate anche relativamente alla gestione della comunicazione.

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