Dario Mirri analizza la situazione legata alle condizioni societarie del Palermo.
serie b
Palermo, Mirri: “Non sono uno sciacallo, il mio è contributo da tifoso e imprenditore. Fallimento? Sono sicuro…”
Le dichiarazioni dell'imprenditore palermitano che prova a fare chiarezza sulla situazione del club di Viale del Fante
L'imprenditore palermitano nei giorni scorsi ha versato una quota pari a 2,8 milioni di euro nelle casse del Palermo, per pagare gli stipendi dei tesserati e sventare di conseguenza la possibilità di una penalizzazione in classifica. Il proprietario della DAMIR, ai microfoni di Zona Vostra in onda su Trm, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
"Qualcuno dice che voglio speculare sulla situazione del Palermo? Tutto è rimesso alle valutazioni che ritengono di fare le persone, io sono stato chiamato dieci giorni fa per dare una mano e ho dato il mio contributo. L'ho dato al Palermo e di conseguenza a Rino Foschi, il mio è stato un contributo da tifoso e da imprenditore. Il contratto, assolutamente commerciale, prevede la possibilità di gestire i cartelloni pubblicitari che ci sono allo stadio, che fanno parte del mio lavoro. Il canone che noi paghiamo è di 700 mila euro l'anno per quattro anni, pagamento anticipato. Fallimento? Io da tifoso sono sicuro che il Palermo non fallirà, dunque neanche ipotizzo che tra sei mesi non ci sarà più la possibilità di gestire gli spazi all'interno dello stadio. Ho chiesto quanto incassa il Palermo Calcio e ho saputo che l'incasso è pari a 230 mila euro di denaro e fanno 400 mila euro di cambio merce, quindi abbiamo dato di più - ma tutto in soldi - di quello che attualmente fanno. Se il Palermo migliora le proprie performance daremo al club delle percentuali fino al 70%, quindi non credo che da un punto di vista commerciale abbia approfittato di nulla. Se ci fosse stato qualcuno meglio di noi Rino Foschi avrebbe avuto la possibilità di trovarlo, non mi ritengo uno sciacallo ma una persona perbene che vuole fare le cose fatte bene".
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