"L’interlocuzione con i rappresentanti del fondo prosegue, ma per andare avanti si aspetta il pronunciamento del tribunale sulla richiesta di sequestro conservativo dei beni presentata da Tony Di Piazza". Lo ha detto Dario Mirri, intervistato ai microfoni de "La Repubblica". Lunedì, presso il Tribunale di Catania, si è tenuta la prima udienza per stabilire se la richiesta dell'ex vicepresidente del Palermo ed ex socio di Hera Hora, sia congrua. Tony Di Piazza, che deteneva il 40% delle quote, ha chiesto 11,9 milioni di euro a titolo di liquidazione per avere esercitato il diritto di recesso lo scorso dicembre.
le dichiarazioni
Palermo, Mirri: “Bega con Di Piazza decisiva per la cessione. Fondo vuole capire”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Palermo, Dario Mirri: la decisione del giudice Chiara Salamone è attesa nei prossimi giorni
Lunedì, dunque, sono state esposte le memorie delle parti, mentre la decisione del giudice Chiara Salamone è attesa nei prossimi giorni. Il Tribunale, d'altra parte, dovrà decidere anche se accogliere o meno la richiesta del sequestro conservativo di crediti, beni ed azioni di Hera Hora. E ciò bloccherebbe, al momento, la trattativa per la cessione del club. "La vicenda relativa alle quote della società rappresenta il vero spartiacque per il futuro del club rosanero. La banca d’affari Lazard sta continuando a tenere i rapporti con il fondo con sede a Londra interessato al Palermo, ma è evidente che un investitore vuole vederci chiaro prima di chiudere la trattativa e tutto dipenderà dalla sentenza che verrà emessa a Catania", ha proseguito il presidente Mirri.
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