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Palermo, Maria Falcone su Miccoli: “Ma che devo perdonare? Bisognerebbe spiegargli che…”

Palermo, Maria Falcone su Miccoli: “Ma che devo perdonare? Bisognerebbe spiegargli che…”

Le dichiarazioni rilasciate da Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992

Mediagol7

Maria Falcone non ci sta.

"Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l'amaro". Queste le parole pronunciate dal giovane cantante neomelodico siciliano Leonardo Zappalà, in arte 'Scarface', nel corso della prima puntata di Realiti, in onda mercoledì 5 giugno su Rai2, riferita a Giovanni Falcone ed a Paolo Borsellino.

La grave offesa arrecata alla memoria dei simboli più importanti e prestigiosi della lotta alla mafia non è certamente passata inosservata ed ha scaturito inevitabilmente diverse polemiche.

"Ma dobbiamo davvero parlare di un imbecille del genere che vomita stupidaggini in tv? L'imbecille sparisce davanti al mare di intelligenza delle persone perbene che in Sicilia e in Italia scattano indignate - ha dichiarato la sorella di Giovanni Falcone, intervistata ai microfoni del 'Corriere della Sera' -. Non l'ho vista la trasmissione per fortuna. Mi dicono che qualcuno ha cercato di frenare l'imbecille, ma bisognava cacciarlo dallo studio. Vedo che i vertici Rai hanno stigmatizzato. E questo solleva me e tanti impegnati alla Fondazione Falcone per fare crescere una sensibilità antimafia, per rinnovare memoria ed esempio, per informare su cosa hanno fatto uomini come Giovanni e Paolo. Fondamentale un controllo da parte di autori e conduttori di trasmissioni che tanto impatto hanno sull'opinione pubblica e sulla formazione delle coscienze. Occorre massima attenzione quando si affrontano temi così importanti".

A tal proposito, Maria Falcone è tornata a parlare di Fabrizio Miccoli e degli epiteti irriguardosi rivolti dall'ex capitano del Palermo al giudice Falcone nel lontano 2013. "Se il cantante mi chiederà scusa? Non so che farmene. Questo andava cacciato dallo studio. Ma è accaduto di peggio allo stadio. Penso a Miccoli, il calciatore del Palermo che frequentava un mafioso e usava parolacce contro mio fratello. Chiede sempre perdono. Ma che devo perdonare? A loro e a quanti li ascoltano senza capire che sbagliano, bisognerebbe spiegare che tante vittime di mafia come Giovanni e Paolo sono morte per assicurare a tutti, anche a loro, una vita senza mafia, una vita degna", ha concluso la donna.

Maria Falcone, dunque, non ha ancora perdonato Miccoli e forse mai lo farà. Per l'ex calciatore originario di Lecce il Procuratore Generale di Palermo Ettore Costanza ha chiesto di recente una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per estorsione, aggravata dal metodo mafioso, confermando il giudizio di primo grado.