CORINI TOP - "A Lecce con lui in panchina mancammo una promozione incredibile dopo essere arrivati ai play off. Il mister l’ho ritrovato molto carico e consapevole che sulle sue spalle grava una responsabilità ulteriore, perché sente sua una piazza dove ha vinto da calciatore e la vuole riportare in alto. Per lavorare nel migliore dei modi serve mantenere l’ambiente equilibrato e sano: noi dobbiamo supportare l’allenatore in qualunque scelta, farci trovare tutti pronti e diventare dei trascinatori. Altri tecnici incontrati in carriera che avevano un legame con Palermo? Da Auteri a De Zerbi ne ho apprezzati diversi. Tutta gente che vuole proporre un calcio importante; lo stile di De Zerbi (avuto a Benevento, ndc) è sotto gli occhi di tutti, ha fatto la gavetta poi è esploso in Inghilterra; ma anche Liverani (a Lecce) rispecchia queste prerogative e ovviamente Grosso che a Frosinone ci ha dato un’identità precisa. Corini è come loro, moderno e dinamico".
SCELTA PALERMO E TIFOSI - "Tre aggettivi per definire la Serie B? Imprevedibile, logorante, difficile. E serve compattezza: ci sono delle corazzate, ma non è detto che vincano subito. Chi è sceso dalla A fa fatica, guardate Cremonese e Spezia. E al contrario il Venezia che sta costruendo un grande percorso è partito dal lavoro dello scorso anno. Perché ho scelto Palermo? Arrivato ai 36 anni, di stimoli devi trovarne sempre di nuovi, indipendentemente dalla città. La pressione di vincere l’abbiamo, i proclami societari sono stati chiari, ma il mio obiettivo è trasmettere quei valori del lavoro che portano alle vittorie. Aggiungiamo questo termine alle caratteristiche della B: equilibrio. Non fare un dramma di una sconfitta, non esaltarsi ai filotti positivi. Poi Palermo è strepitosa, basta vedere quanta gente ci segue in trasferta. I tifosi possono darti la spinta in più ma attenzione a non dare tutto per scontato. Sono decisivi nell’aiutarti a gestire i momenti della gara con il calore che trasmettono ma nessuno pensi che vinceremo facilmente ogni gara. Il Cosenza ha una rosa importante, Caserta è un allenatore che cura i dettagli, dovrà scendere in campo il miglior Palermo a livello mentale e fisico".
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