serie b

Palermo, l’ex presidente rosanero D’Antoni: “Bisogna dare fiducia ai Tuttolomondo. Lucchesi? Lo conosco bene…”

Palermo, l’ex presidente rosanero D’Antoni: “Bisogna dare fiducia ai Tuttolomondo. Lucchesi? Lo conosco bene…”

Sabato alle ore 15 la sfida col Cittadella: "Voglio che il Palermo vinca e che il Lecce non vinca, punto"

Mediagol92

Ultima curva.

La sfida di sabato alle 15 tra Palermo e Cittadella è una di quelle gare che può svoltare tutta una stagione. I rosanero, però, dovranno attendere notizie positive dal Via del Mare, dove il Lecce affronta lo Spezia. Novanta minuti di fuoco, intensità e passione. Quelle stesse emozioni che ha provato l'ex presidente del club siciliano, Sergio D'Antoni, che diciotto anni fa era il legame tra la città e la gestione di Franco Sensi. Intervistato da Il Giornale di Sicilia,  l’attuale presidente del Coni Sicilia, ha ricordato la sfida tra Palermo-Ascoli, gara che valse ai rosanero la promozione nel campionato cadetto: "Fu una settimana di grandi emozioni e grandi preoccupazioni, come questa in cui dobbiamo vincere e sperare che gli altri non vincano. È la stessa combinazione di quel 13 maggio di diciotto anni fa, speriamo con lo stesso esito finale. Ansia per il risultato del Messina? Tanta, tantissima. Quella partita fu caratterizzata proprio da quanto avvenne nei minuti finali, perché col Palermo in vantaggio non si faceva altro che aspettare notizie da Avellino. Ne arrivò una non certo bella al novantesimo, ovvero il rigore concesso al Messina, che se avesse segnato si sarebbe ripreso il primo posto e la promozione diretta in B. Quel minuto trascorso dal fischio dell’arbitro alla parata del portiere fu pazzesco, lo stadio esplose durante la radiocronaca e solo lì si ebbe la certezza della promozione. Se mi auguro lo stesso finale? Sì, ma non allo stesso modo. Voglio che il Palermo vinca e che il Lecce non vinca, punto, senza tutto questo pathos".

L'ex presidente rosanero ha poi espresso il suo parere sulla nuova proprietà: "Penso che bisogna dargli fiducia, perché veniamo da due anni tribolati e mi sembrano dotati di buone intenzioni. Hanno inoltre scelto un presidente palermitano e questa è una cosa da salutare positivamente, perché questo lega la squadra alla città. È un elemento che funziona, almeno con me fu così. Faccio gli auguri ad Albanese e spero sia così anche per lui".

D'Antoni conosce bene anche il nuovo direttore generale rosanero, Fabrizio Lucchesi: "Sì, l’ho conosciuto quando era collaboratore di Sensi nel periodo in cui era proprietario del Palermo. Lui lavorava nella Roma, ma i rapporti erano tali da conoscerci a vicenda. Ai tempi le riunioni del consiglio di amministrazione le facevamo nella sede della Roma, per dire, quindi c’era un continuo interfacciarsi. Di lui non posso che esprimere giudizi positivi, anche se in tutti questi anni ci siamo persi di vista. Lo ricordo con piacere e la nostra fu una collaborazione positiva".

Contro il Cittadella si va verso il record stagionale di presenze, nelle ultime ore ai botteghini si segnalano parecchie code per acquistare i tagliandi: "Importanza dei tifosi?La risposta del pubblico penso sia importante anche per questo, non solamente per l’importanza della partita. Quest’anno abbiamo fatto otto pareggi in casa, ma con lo stadio pieno sarebbe stato diverso".